Testimone

Vuole fare carriera

Il comico Carlo Campanini, convertito da Padre Pio, diceva: “Se avessi l’humor di questo santo, riempirei i teatri”.
Il Padre sapeva essere arguto, sagace e divertente.
Con quella vena naturale tingeva di squisita comicità anche le più semplici barzellette. Ci distraeva e ci rasserenava.
Arricchiva la conversazione con quell’accento napoletano…
dall’infallibile efficacia. Le sue battute coglievano di sorpresa.
 pio11Grande risata di tutti i frati, ci fu quando padre Costantino Bianco, tornando dalla visita presso tre celebri medici, si fermò in mezzo alla porta del refettorio e disse ai frati, che erano a mensa:
-Oh, tre professori mi hanno detto che nella mia testa non c’è niente!- Era partito con un sospetto tumore al cervello.
Tra le esclamazioni e le voci di tutti si udì distinta quella di Padre Pio: -Ah, Costantino, ma ci volevano tre professori per dire che nella testa tua non ci sta niente!-
Padre Pio aveva tanto pregato per lui. Tutti capirono la battuta del Padre. Fu una gioia indescrivibile.
Quando raccontava quell’episodio, padre Costantino piangeva di commozione. Ho letto la bella testimonianza che scrisse successivamente. Conservo un piacevole ricordo di lui.
Il frate che accompagnò per un periodo di tempo Padre Pio al confessionale, metteva in ordine la folla con un vocione da spaventare.
Una signora tremante, esclamò: -Ma chi è questo qua?-
Padre Pio, rispose garbatamente, ma tanto da farsi sentire da tutti: -È Garibaldi!- Così cambiò il timore in una bella risata.
Raccontando ai confratelli momenti della sua fanciullezza, diceva: “Ero un maccherone senza sale”. Questo aspetto gioviale e umanissimo di Padre Pio è la prova di quanto i santi sanno stare con tutti e sanno portare il sorriso dovunque.
L’episodio in cronaca conferma la benevolenza e la cordialità del Padre. Arrivò un confratello dall’Emilia Romagna, giovane e vivace.
Chiese permesso ai presenti e si inginocchiò davanti al Padre.
Io ero seduto proprio accanto a Padre Pio. Quello aveva in mano un promemoria con le domande da fare. Quando ebbe esaurito l’elenco, proseguì a ruota libera. Sembrava un rituale.
Il Padre rispose una serie di “sì”.
Quello prendendo sempre più coraggio dice: -Padre, prega il Signore, perché i miei superiori capiscano, che anch’io valgo qualcosa!- Testuali parole.
Padre Pio, allibito guardò verso di me e disse: -Ma questo vuole fare carriera!-
Certamente Padre Pio dovette pregare, perché quel fratello imparasse ad accettare con umiltà la volontà dei suoi Superiori.

P.G. Alimonti OFM cap, I miei giorni con P. Pio, p 77