Vento Impetuoso vol. 3
San Francesco d’Assisi
Diacono fondatore – Assisi (Pg) 1182 + 1226
Dal padre Pietro Bernardone di Assisi e dalla madre provenzale. Pietro, ricco commerciante, mai capì il fenomeno della straordinaria conversione del figlio, che si tuffò perdutamente nella povertà evangelica. La madre molto pia capì e approvò Francesco e gli fu vicino con tutta la tenerezza e l’affetto. La sua conversione stupì e divise le opinioni dei concittadini. Il vescovo lo difese. Molti suoi compagni e amici lo seguirono. Chiara lo imitò portandosi dietro una schiera di donne prima in San Damiano e poi in altri monasteri. I grandi della terra lo ascoltarono e lo ammirarono, compreso il Sultano. Conciliò la solitudine e la contemplazione con la vita di fraternità e di prodigioso apostolato. Per umiltà volle rimanere diacono. Fondò tre Ordini, quello dei Frati, quello delle Clarisse e quello dei laici, che restando nel mondo vivessero l’ideale della povertà evangelica (OFS). Sul Monte della Verna, in Toscana, nel 1224 ricevette le stimmate di Cristo. È uno dei più grandi mistici di tutti i tempi. Fra i suoi scritti brevi, ma ricchi di sapienza, il più noto è il “Cantico delle creature”. È l’invito a lodare Dio autore d’ogni essere e d’ogni bellezza. L’Italia lo venera come suo Patrono. Accanto a quello benedettino, l’Ordine francescano è il più
diffuso nel mondo e il più ricco di santi.
Il sangue degli Apostoli dà frutto.
L’annunzio del Vangelo è risuonato
in Oriente e in tutto l’Occidente.
Varcata è già la soglia del millennio.
Dal frantumato impero nuovi regni
l’eredità di Roma si dividono.
Gerusalemme uccise l’Uomo Dio,
a Roma è crocifisso il suo Vicario.
Adesso sono queste le due sponde
in cui la Chiesa ha posto le sue tende.
Guidata da colui che Cristo sceglie,
il mondo intero deve convertire.
Occorre vigilare attentamente
perché il nemico ordisce molti inganni.
Gesù mantiene sempre la promessa:
sarò con voi e non soccomberete!
Arriva sulla scena di battaglia
un uomo, sì, di piccola statura,
che con la forza ardita del gigante
si pone sulle spalle il Vaticano.
Francesco è tutto intento ad obbedire
alla potente grazia del Signore,
che per pietà l’ha tolto dai peccati
e l’ha chiamato a grande penitenza.
La spada impugna prima di capire,
ma la ripone subito nel fodero.
Non vuole Dio la lotta contro l’uomo,
ma che conquisti il bene con la pace.
Francesco cerca solo dal Vangelo
quale dev’esser l’uomo che Dio vuole.
Uccidi in te l’orgoglio e lascia tutto,
se in croce tu vuoi vivere e morire.
Il mondo corre dietro a vanità
e giura patti nella falsità.
Talvolta è la brama di potere
talaltra falso zelo della fede.
Tu prima nel silenzio e nel digiuno,
nell’orazione assidua e confidente,
in romitori e luoghi solitari
il cuore riempirai del Santo Spirito.
Ti renderò vivente mia immagine.
Ti seguirà un esercito di uomini,
verranno senza numero le donne.
Riporterai la Chiesa a santità.
Imparerà da te la pace e il bene.
Si tenderanno i popoli la mano.
In povertà vivranno i figli tuoi
per conquistare un posto in ciel con te.