Poesie

Vai tu

gesùmal

A farti festa nel presepio, Gesù,
vennero ieri, pastori e re Magi.
Oggi i pastori sono quasi scomparsi.
Vengono operai e tecnici,
studenti e professori,
onorevoli e uscieri,
sindaci e segretari.
Vengono i papà e le mamme
spesso senza figli.
Vengono ragazzi e giovani,
spesso senza padre o senza madre,
o senza nessuno dei due.
Sono divisi perché insieme
non possono vivere in pace.
Dì tu a questi giovani,
che non odino i propri genitori
e non facciano gli stessi errori.
Vengono uomini e donne
del cinema e del teatro,
ma hanno poco da dirti.
Vengono le troppe donne della strada,
speso ingannate, distrutte e disperate.
Tu accogli, rassicura e perdona
perché non finiscano “lapidate”
ma sappiano trasformarsi
in vasi pieni di unguento di nardo
per ungerti prima
che tu sia sepolto.
C’è una categoria,
che da te non può venire:
sono i malati di tutto il mondo.
Gesù ti supplichiamo con fede:
vai tu da loro.
Tu sai dove sono.
Abbraccia, benedici, guarisci.
Dal loro cuore sincero
sale a te il grazie più vero.

P. Guglielmo Alimonti, I Colori del vespro, vol. I, p. 108