Una foto mancata
Per tanti anni Padre Pio aveva l’incarico di dare la benedizione eucaristica serale. In quel tempo non c’era la Messa vespertina. La funzione “serotina” prevedeva il rosario seguito dalla benedizione col Santissimo Sacramento. Seguiva la preghiera di visita e di riparazione a Gesù Sacramentato. A quella si univa la preghiera di San Bernardo alla Madonna: “RicordaTi, o pietosissima Vergine Maria, …” il celebre Memorare. La voce del Padre, quando recitava queste due preghiere, metteva brividi di commozione. Egli stesso talvolta si commuoveva fino alle lacrime. Credo che ne circolino ancora dei nastri con la registrazione.
Si capiva quanto era grande il suo amore a Gesù e Maria e quanto gli stavano a cuore i peccatori.
Quando questa funzione serale fu sostituita dalla Messa vespertina, il Padre la seguiva dal matroneo.
I religiosi della famiglia e i sacerdoti ospiti lo sapevano e approfittavano anche per salutare il Padre.
Vi si recavano anche infermieri e medici della Casa Sollievo e laici, che avevano libero accesso in convento.
Nell’ultimo periodo il Padre veniva aiutato a salire e scendere le scale da due confratelli.
Una sera che toccò a me di sorreggere il Padre, volevo una foto accanto a lui nel momento in cui usciva dalla chiesa per tornare in cella. Come fare?
Tra varie persone, che avevano in mano una macchina fotografica, vidi un sacerdote francese.
Pensai: di lui mi posso fidare.
Prima di recarci a pregare lo accostai e in francese, gli espressi il mio desiderio.
Gli suggerii i dettagli. Doveva essere veloce e riservato. Il giorno dopo avrebbe sviluppata la foto e me l’avrebbe data. Gli avevo precisato che doveva cogliere il momento in cui il Padre sarebbe arrivato sul pianerottolo, prima di scendere la gradinata. Non ho detto niente a nessuno e ancor meno al Padre per non metterlo in imbarazzo.
Nel momento in cui ci avviamo verso l’uscita, guardo il prete. Ripetutamente gli faccio cenno.
Quello non mi rivolge lo sguardo. Non si muove. È in ginocchio e sembra incantato alla vista di Padre Pio.
Il Padre rimane fermo circa due minuti in attesa di quella foto. Guardiamo insieme il prete il quale mi aveva detto: “Tu chiedi permesso al Padre col pensiero, così non mi sgrida”.
Altro che sgridare! Il Padre ha aspettato fermo insieme a me, poi mi guarda e si stringe le spalle per farmi capire: ti devi rassegnare, la foto non si fa.
È la foto mancata … che non dimenticherò.
P. G. Alimonti OFM Capp., I miei giorni con Padre Pio, pp. 46-47