Un bacio
II presepio è terminato.
L’hanno fatto insieme con entusiasmo.
Ha concorso la fantasia di tutti
specialmente quella dei bambini.
È stato realizzato in tempo
per accogliere il Bambino.
I pastori sono al loro posto.
Il gregge pascola all’aperto.
Montagne di cartapesta
e pianure di verde muschio
godono di artistica illuminazione.
Si vede il pozzo da un lato
dove delle signore lavano i panni
e delle stradine brecciate
con le persone in viaggio.
Ai piedi delle colline
scorre un limpido ruscello.
Lontano si vedono delle grotte
con piccoli fuochi accesi.
Giustamente non c’è traccia
di orsi, lupi, leoni e pantere.
Non vedo trattori, nè camion,
nè aerei o carri armati.
Debitamente natura e tradizione
esprimono la festa del Natale.
Ora la famiglia è tutta affaccendata
per la mensa e per i regali.
In gran fretta passano e ripassano
Davanti al presepio.
Adesso sembrano dire:
a Gesù basta il benvenuto.
Noi abbiamo molto da fare.
Il più piccolo, ansioso, domanda:
– Il bambino sta lì da solo? –
I genitori gli rispondono:
– C’è la Madonna e San giuseppe
e ci sono parecchio pastori;
tra poco arriveranno anche i re Magi –
– Papà, dopo ci andiamo pure noi?
Voglio dare un bacio a Gesù –
P. G. Alimonti, I Colori del Vespro, vol. 1,