natale

Mentre il sole della terra è impegnato a illuminare l’altra faccia del pianeta, nel paese di Betlemme, territorio della Giudea,

È questa mangiatoia la culla provvisoria. C’è il bue e l’asinello. Tu dormi, Bambinello. Fa freddo nella strada, la Mamma

Nel presepio t’ammiriamo, Gesù caro, Re dei re. Ogni povero è contento e t’adora, Re dei re. Qui c’è freddo;

Nel piccolo villaggio, al centro è la casetta, davvero assai modesta. Ci abitano in tre: Maria, Giuseppe e lui. E’

Adesso tu, Maria, lo tieni tra le braccia; ripensi al presepio. Nemmeno adesso parla. La spada della morte ha chiuso

T’amerò, Bambino, tesorio mio divino. Già t’amo, mio Gesù, ma t’amerò di più. Ti voglio star vicino, o Bambolo divino.

O Vergine bella più pura del giglio; o umile ancella, quel Bimbo è tuo Figlio. Lo Spirito Santo t’empì di

Iddio è con te. Se siamo con te noi siamo con Dio. E’ sceso il Signore e compie in te

È festa per te divino Bebè. Echeggia nell’aria il canto degli angeli. Annunziano: è nato il Re d’Israele. È nato

Gli angeli annunziano e cantano. I pastori, parlano fra loro e insieme decidono di andare. I re Magi si incontrano,

Ai poveri pastori che vegliano il gregge nel cuore della notte, Dio manda l’Angelo messaggero del Natale. Ai sapienti rè

Natale di Cristo Signore: è festa della vita, perché nascendo Lui, la nostra morte è vinta. Adesso la gente potrà

A farti festa nel presepio, Gesù, vennero ieri, pastori e re Magi. Oggi i pastori sono quasi scomparsi. Vengono operai

II presepio è terminato. L’hanno fatto insieme con entusiasmo. Ha concorso la fantasia di tutti specialmente quella dei bambini. È