Signora
Signora Immacolata,
Regina Addolorata
ecco, il tuo figlio morente
ti affida al discepolo prediletto
e affida lui a te.
Madre mia, che vivi del mio respiro,
il tuo cuore sta morendo
perché non puoi morire con me.
A te non tocca
il privilegio della croce.
Tua è la regalità del dolore
perché sei la Regina dell’amore.
Il mio cuore si sta spegnendo.
I miei occhi ti vedono ancora.
Ma sta scendendo, come un velo,
la nebbia della morte.
Raccogli tu il mio ultimo respiro,
testamento del mio amore.
Con le ultime forze
grido e mi appello al Padre.
Tu accogli sulle tue ginocchia
il mio corpo esanime.
Prima che sia deposto
in una tomba fredda
scaldami sul tuo cuore
più trafitto del mio,
perché non puoi morire
adesso insieme a me.
Tu resti per dire a tutti,
che sono morto per amore
e per amore resterò con loro
fino alla fine del mondo.
Questo è il mio testamento
e io lo consegno a te.
Addio, mamma mia,
ti ho amata e ti amerò,
in eterno sarai vicino a me.
P. G. Alimonti OFM cap, Colori del Vespro, vol. 1, pp 217-218