Santa Messa 18-11-21
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DEDICAZIONE DELLE BASILICHE DEI SS. PIETRO E PAOLO
La memoria della dedicazione delle basiliche dei Ss. Pietro Paolo apostoli è una nuova occasione, la quarta nel corso dell’anno, per riflettere sulla figura e sull’opera dei due Principi degli apostoli e anche sul culto eccezionale tributato loro nei secoli. Giunti ormai al termine della loro vita, S. Pietro e S. Paolo furono indotti dalle circostanze a tentare un piccolo bilancio di ciò che il Signore aveva operato per mezzo di loro. Scrivendo “a coloro che hanno ricevuto in sorte con la stessa preziosa fede per la giustizia del nostro Dio e salvatore Gesù Cristo”, S. Pietro dichiarava tra l’altro: “credo giusto, finchè sono in questa tenda del corpo, di tenervi desti con le mie esortazioni, sapendo che presto dovrò lasciare questa mia tenda, come mi ha fatto intendere anche il Signore nostro Gesù Cristo. E procurerò che anche dopo la mia partenza voi abbiate a ricordarvi di queste cose. Infatti, non per essere andati dietro a favole artificiosamente inventate vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, ma perchè siamo stati testimoni oculari della sua grandezza… Questa voce noi l’abbiamo udita discendere dal cielo mentre eravamo con lui sul suo santo monte” (2Pt 1,13-18).
Da parte sua, S. Paolo confidava al suo “vero figlio nella fede”, S. Timoteo: “Rendo grazie a colui che mi ha dato la forza, Cristo Gesù Signore nostro, perchè mi ha giudicato degno di fiducia, chiamandomi al ministero… così la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla carità che è in Cristo Gesù… Appunto per questo ho ottenuto misericordia, perchè Gesù Cristo ha voluto dimostrare in me, per primo, tutta la sua magnanimità, a esempio di quanti avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna” (2Tm 1,12-16).
La loro qualità di ‘salvati’, il ministero tra il popolo di Dio e infine la suprema testimonianza con l’effusione del sangue, attirarono ai Ss. Pietro e Paolo un culto di cui sono chiara manifestazione le basiliche di cui si commemora in questo giorno la dedicazione, che venne fatta rispettivamente dai papi Silvestro (314-335) e Siricio (384-399). Particolarmente la basilica di S. Pietro, è spesso agli onori della cronaca quotidiana per le solenni cerimonie pontificie che vengono predisposte tra le sue mura o sul vasto piazzale antistante: negli occhi e nel cuore di tutti è, ancora la splendida visione d’insieme degli scanni per i circa 2.500 padri del Vaticano II, il concilio annunciato da papa Giovanni proprio dalla basilica di S. Paolo fuori le mura.
Autore: Piero Bargellini
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura 1 Mac 2, 15-29
Cammineremo nell’alleanza dei nostri padri.
Dal primo libro dei Maccabèi
In quei giorni, i messaggeri del re, incaricati di costringere all’apostasia, vennero nella città di Modin per indurre a offrire sacrifici. Molti Israeliti andarono con loro; invece Mattatìa e i suoi figli si raccolsero in disparte.
I messaggeri del re si rivolsero a Mattatìa e gli dissero: «Tu sei uomo autorevole, stimato e grande in questa città e sei sostenuto da figli e fratelli. Su, fatti avanti per primo e adempi il comando del re, come hanno fatto tutti i popoli e gli uomini di Giuda e quelli rimasti a Gerusalemme; così tu e i tuoi figli passerete nel numero degli amici del re e tu e i tuoi figli avrete in premio oro e argento e doni in quantità».
Ma Mattatìa rispose a gran voce: «Anche se tutti i popoli che sono sotto il dominio del re lo ascoltassero e ognuno abbandonasse la religione dei propri padri e volessero tutti aderire alle sue richieste, io, i miei figli e i miei fratelli cammineremo nell’alleanza dei nostri padri. Non sia mai che abbandoniamo la legge e le tradizioni. Non ascolteremo gli ordini del re per deviare dalla nostra religione a destra o a sinistra».
Quando ebbe finito di pronunciare queste parole, si avvicinò un Giudeo alla vista di tutti per sacrificare sull’altare di Modin secondo il decreto del re. Ciò vedendo, Mattatìa arse di zelo; fremettero le sue viscere e fu preso da una giusta collera. Fattosi avanti di corsa, lo uccise sull’altare; uccise nel medesimo tempo il messaggero del re, che costringeva a sacrificare, e distrusse l’altare. Egli agiva per zelo verso la legge, come aveva fatto Fineès con Zambrì, figlio di Salom. La voce di Mattatìa tuonò nella città: «Chiunque ha zelo per la legge e vuole difendere l’alleanza mi segua!». Fuggì con i suoi figli tra i monti, abbandonando in città quanto possedevano.
Allora molti che ricercavano la giustizia e il diritto scesero nel deserto, per stabilirvisi.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 49
A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio.
Parla il Signore, Dio degli dèi,
convoca la terra da oriente a occidente.
Da Sion, bellezza perfetta,
Dio risplende.
Davanti a me riunite i miei fedeli,
che hanno stabilito con me l’alleanza
offrendo un sacrificio.
I cieli annunciano la sua giustizia:
è Dio che giudica.
Offri a Dio come sacrificio la lode
e sciogli all’Altissimo i tuoi voti;
invocami nel giorno dell’angoscia:
ti libererò e tu mi darai gloria.
Canto al Vangelo Sal 94,8
Alleluia, alleluia.
Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.
Alleluia.
Vangelo Lc 19, 41-44
Se avessi compreso quello che porta alla pace!
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù, quando fu vicino a Gerusalemme, alla vista della città pianse su di essa dicendo:
«Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi.
Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».