Santa Messa 12-8-23
SANTA GIOVANNA FRANCESCA DE CHANTAL
Giovanna è una bambina fortunata. Suo padre, uomo politico ricco e potente, è il nobile Benigno Frémyot. Nasce a Digione (Borgogna, Francia) nel 1572 e purtroppo perde la mamma quando è ancora una bambina. Il padre è affettuoso. La educa a essere buona e caritatevole. Sa essere anche severo, quando è necessario, e tenere testa alle ribellioni tipiche dell’adolescenza, senza entrare in conflitto con la figlia. Giovanna è una bella ragazza e a vent’anni si sposa con il barone de Chantal Cristoforo II. È un matrimonio d’amore e dalla felice unione nascono sei figli. Giovanna è una dolce moglie e un’amorevole madre e sa condurre il nobile palazzo con saggezza. La servitù la adora per la sua bontà d’animo.
Quando il marito si assenta dalla lussuosa tenuta, Giovanna indossa abiti modesti e porta conforto e aiuto ai poveri e agli ammalati, donando loro del denaro. Durante la grave carestia che nel 1600 colpisce la Borgogna, Giovanna, con il consenso del bravo marito, apre le porte del suo castello a malati ed affamati. Fa costruire pure un altro forno per distribuire gratuitamente il pane a tutti quelli che lo chiedono. E tutto questo nonostante i malumori e le critiche che deve subire da parte di tanta gente egoista.
Giovanna ha ventinove anni quando il marito muore durante un incidente di caccia. Il suocero minaccia di diseredare i nipoti e la costringe a trasferirsi con i figli presso il suo palazzo, dove una governante dispotica le rende la vita difficile. La giovane vedova non intende risposarsi e per il bene dei suoi figli sopporta tutto. Nel suo animo, però, inizia a farsi strada il desiderio di dedicarsi completamente a Dio.
Nel vescovo di Ginevra Francesco di Sales – futuro santo patrono dei giornalisti per il suo diffondere messaggi attraverso fogli scritti, metodo inusuale per quei tempi – trova la persona che la porterà a realizzare le sue aspirazioni. Durante un incontro a Digione tra i due nasce una grande intesa spirituale, un amore puro che porterà tanti frutti. Insieme nel 1610 fondano le case della Visitazione di Santa Maria composte da donne anche anziane e fragili, le cosiddette “visitandine” impegnate a pregare e a curare gli ammalati. Giovanna sa che i suoi figli ormai sono autonomi. Diventa suor Francesca e quando nel 1622 muore Francesco di Sales, viaggia incessantemente per fondare nuove case della Visitazione. Finisce i suoi giorni nel 1641, a Moulins, lasciando alla Francia in eredità 86 monasteri.
Autore: Mariella Lentini
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Dt 6,4-13
Amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore.
Dal libro del Deuteronòmio
Mosè parlò al popolo dicendo:
«Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze.
Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore. Li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando ti troverai in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte.
Quando il Signore, tuo Dio, ti avrà fatto entrare nella terra che ai tuoi padri Abramo, Isacco e Giacobbe aveva giurato di darti, con città grandi e belle che tu non hai edificato, case piene di ogni bene che tu non hai riempito, cisterne scavate ma non da te, vigne e oliveti che tu non hai piantato, quando avrai mangiato e ti sarai saziato, guàrdati dal dimenticare il Signore, che ti ha fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile.
Temerai il Signore, tuo Dio, lo servirai e giurerai per il suo nome».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 17
Ti amo, Signore, mia forza.
Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore.
Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.
Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato.
Canto al Vangelo 2Tm 1,10
Alleluia, alleluia.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo
Alleluia.
Vangelo Mt 17, 14-19
Se avrete fede, nulla vi sarà impossibile.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, si avvicinò a Gesù un uomo che gli si gettò in ginocchio e disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio! È epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e sovente nell’acqua. L’ho portato dai tuoi discepoli, ma non sono riusciti a guarirlo».
E Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo qui da me». Gesù lo minacciò e il demonio uscì da lui, e da quel momento il ragazzo fu guarito.
Allora i discepoli si avvicinarono a Gesù, in disparte, e gli chiesero: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli rispose loro: «Per la vostra poca fede. In verità io vi dico: se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte: “Spòstati da qui a là”, ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile».