Messa quotidiana

Santa Messa 12-7-23

Appartenente ad una buona famiglia gallese rimasta fedele alla religione cattolica, il Jones nacque a Clynnog Fawr, nella contea di Carnarvon ed abbracciò ben presto la vita religiosa, entrando tra i Francescani del convento di Greenwich, che dovette tuttavia lasciare nel 1559, allorchĂ© l’ordine di soppressione, emanato dalla regina Elisabetta, colpì il convento. Riparalo in Francia, il Jones passò ai Conventuali di Pontoise, dove ricevette la sacra ordinazione; ma da questo momento si perdono completamente le sue tracce, che si ritrovano oltre trent”anni piĂą tardi a Roma, dove nel 1591, attratto da una maggiore perfezione di vita, chiese ed ottenne di essere accolto tra gli Osservanti del convento dell’Ara Coeli. Dopo un anno di soggiorno romano, egli fece istanza presso i suoi superiori perchĂ© gli permettessero di tornare in Inghilterra a svolgervi attivitĂ  missionaria. Ottenuta la desiderata autorizzazione di rimpatriare, prima di lasciare Roma volle essere ricevuto in udienza dal papa Clemente VIII, al quale espose i morivi delia sua missione, implorando altresì l’apostolica benedizione, che il pontefice gli impartì volentieri accompagnandola con parole di elogio e d’incoraggiamento.
Giunto in Inghilterra, con molta probabilitĂ  verso la fine del 1592, si fermò dapprima per qualche tempo a Londra, ospite del gesuita p. Gerard, quindi allargò il campo del suo apostolato missionario, prodigandosi attivamente per il bene e la salvezza delle anime sino al 1596, allorchĂ© venne arrestato dal feroce persecutore RiccardoTopcliffe. Gettato in prigione, fu sottoposto alle piĂą crudeli e spietate torture nel tentativo di fargli rivelare i nomi dei suoi benefattori e dei suoi assistiti, ma sempre invano, perche non fu mai possibile fargli pronunciare una sola parola che avrebbe potuto compromettere l’incolumitĂ  di qualcuno, suscitando lo stupore e l’ammirazione degli stessi carnefici per la sua forza d’animo e la serena resistenza ai tormenti. Durante tutto il periodo della sua cattivitĂ , il ]ones potè continuare a prodigarsi per i cattolici che sempre piĂą numerosi si recavano a visitarlo, riuscendo persino a ricondurre alla Chiesa il beato G. Rigby, un laico che per un certo tempo si era conformato al protestantesimo e che per il suo pentimento sarĂ  martirizzato nel 1600. Processato, infine, dopo due anni di detenzione il 3 luglio 1598, e condannato a morte perche sacerdote, venne giustiziato il 12 seguente a St. Thomas Waterings (Souihwark).
Un’esatta e circostanziata relazione del suo martirio ci è stata conservata in una lettera del gesuita H. Garnet (1555-1606) al generale dell’Ordine Claudio Acquaviva, scritta tre giorni dopo l’esecuzione del Jones, il quale vi è sempre chiamato con il suo nome di religione Godfrey Maurice.
Il Challoner ed altri autori posteriori confondono il martire francescano con il benedettino Robert Buckley, che fu rinchiuso nelle prigioni di Marshalsea(1582-1584) e di Wisbach (1587), tratti in inganno dallo stesso nome di Buckley usato dal Jones insieme con gli altri due di Herberd e di Freer, negli anni della sua attivitĂ  missionaria, per sfuggire alle insidie dei persecutori.
Beatificato da Pio XI il 15 dicembre 1929, il martire viene commemoralo il 12 luglio.
Le sue reliquie si venerano nel convento dei Conventuali di Pontoise.


Autore: 
Niccolò Del Re

LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura
   Gn 41, 55-57; 42, 5-7. 17-24a
Su di noi grava la colpa nei riguardi di nostro fratello; per questo ci ha colpiti quest’angoscia.

Dal libro della Gènesi
In quei giorni, tutta la terra d’Egitto cominciò a sentire la fame e il popolo gridò al faraone per avere il pane. Il faraone disse a tutti gli Egiziani: «Andate da Giuseppe; fate quello che vi dirà». La carestia imperversava su tutta la terra. Allora Giuseppe aprì tutti i depositi in cui vi era grano e lo vendette agli Egiziani. La carestia si aggravava in Egitto, ma da ogni paese venivano in Egitto per acquistare grano da Giuseppe, perché la carestia infieriva su tutta la terra. Arrivarono i figli d’Israele per acquistare il grano, in mezzo ad altri che pure erano venuti, perché nella terra di Canaan c’era la carestia.
Giuseppe aveva autorità su quella terra e vendeva il grano a tutta la sua popolazione. Perciò i fratelli di Giuseppe vennero da lui e gli si prostrarono davanti con la faccia a terra. Giuseppe vide i suoi fratelli e li riconobbe, ma fece l’estraneo verso di loro e li tenne in carcere per tre giorni.
Il terzo giorno Giuseppe disse loro: «Fate questo e avrete salva la vita; io temo Dio! Se voi siete sinceri, uno di voi fratelli resti prigioniero nel vostro carcere e voi andate a portare il grano per la fame delle vostre case. Poi mi condurrete qui il vostro fratello più giovane. Così le vostre parole si dimostreranno vere e non morirete». Essi annuirono.
Si dissero allora l’un l’altro: «Certo su di noi grava la colpa nei riguardi di nostro fratello, perché abbiamo visto con quale angoscia ci supplicava e non lo abbiamo ascoltato. Per questo ci ha colpiti quest’angoscia».
Ruben prese a dir loro: «Non vi avevo detto io: “Non peccate contro il ragazzo”? Ma non mi avete dato ascolto. Ecco, ora ci viene domandato conto del suo sangue». Non si accorgevano che Giuseppe li capiva, dato che tra lui e loro vi era l’interprete.
Allora egli andò in disparte e pianse.

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 32 
Su di noi, Signore, sia il tuo amore.

Lodate il Signore con la cetra,
con l’arpa a dieci corde a lui cantate.
Cantate al Signore un canto nuovo,
con arte suonate la cetra e acclamate.

Il Signore annulla i disegni delle nazioni,
rende vani i progetti dei popoli.
Ma il disegno del Signore sussiste per sempre,
i progetti del suo cuore per tutte le generazioni.

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

Canto al Vangelo   Mc 1,15
Alleluia, alleluia.

Il regno di Dio è vicino;
convertitevi e credete nel Vangelo.
Alleluia.

Vangelo   Mt 10, 1-7
Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d’Israele.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, Gesù diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì.
Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino».