Santa M. Francesca delle Cinque Piaghe
Santa M. Francesca delle Cinque Piaghe
Religiosa Alcantarina
– Napoli 25 marzo 1715 + 6 ottobre 1791
Figlia di piccoli commercianti visse nei
“Quartieri spagnoli”, popolati di poveri. La ragazza era molto pia e riservata. A 16 anni il papà vuole darla in sposa ad un giovane ricco. Maria Francesca rimane salda nel suo proposito di consacrazione a Dio. Sono percosse, umiliazioni e sofferenze. La gente già allora le dà l’appellativo di “santarella”. Sua guida spirituale è il futuro Santo, Giovan Giuseppe della Croce. L’ammette nel Terz’Ordine, la veste del rozzo saio e, pur rimanendo Maria Francesca in casa, le cambia il nome in “Maria Francesca delle Cinque Piaghe”. Il frate, della riforma di San Pietro d’Alcantara, la guida nel cammino della Croce. Il nuovo Direttore, padre Giovanni Pessiri, affianca a Maria Francesca l’altra terziaria, Maria Felice. La casa diventa un piccolo convento.
Preghiera, penitenza e sofferenza è pane quotidiano. Molti accorrevano per aiuto spirituale. Tra gli altri San Francesco Saverio Bianchi. Ancora oggi quella casa-cappella è meta di pellegrinaggi. Vi si conserva la sedia di dolore su cui la Santa si riposava e dove oggi le donne desiderose d’avere figli vanno a sedersi.
Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe morì a 76 anni. Il suo corpo riposa nel Santuario-Casa in “Vico tre Re a Toledo” nel quartiere napoletano. Il giorno dei funerali c’era una folla sterminata e alcuni presero d’assalto la bara per avere una reliquia. Dovettero intervenire le Guardie del Corpo del Re. Santa Francesca fu beatificata il 12 novembre 1843 e canonizzata da Pio IX il 29 giugno 1867.
È la prima santa napoletana.
Il tuo papà t’ha preso
come merce di scambio.
Il matrimonio imposto
passa per cosa lecita.
Quel giovane è ricco,
tu porti la bellezza.
Ognuno ci guadagna,
perciò l’affare è fatto!
La dignità umana
esige ben di più.
E tu hai già promesso
il cuore a Gesù.
Minacce e percosse,
insulti ignominiosi
è il prezzo da pagare
e tu sei pronta a tutto.
Il santo francescano
Giuseppe della Croce
è tuo direttore.
Ti guida con sapienza.
Tu entri nel Terz’Ordine,
emetti i sacri voti,
indossi il rozzo saio.
Sarai “Maria Francesca”.
Rimani ancor nel mondo,
ma vivi di preghiera
e dura penitenza.
Sei già la “santarella”.
Tu con Maria Felice,
state in Vico Tre Re.
Il vostro Direttore
è Giovanni Pessiri.
“Convento” fu chiamato
e lì vi fate sante.
È meta di fedeli,
che chiedon preghiere.
Tuo cibo quotidiano:
digiuno e infermità.
Volevi “cinque piaghe”
così perciò ti chiami.
Davanti al Crocifisso
tu versi tante lacrime
e molte son le anime,
che tornano a Gesù.
La “sedia del dolore”
ricorda il tuo calvario.
La stessa tua bara
diventa una reliquia.
P. G. Alimonti OFM Cap,
Collana “Vento impetuoso”,
Volume IV, pp 110-111-112