Poesie

Santa Lucia

Vergine martire
+ Siracusa 13 dicembre 304

Giovinetta promessa sposa ad un pagano, si consacrò al Signore in seguito alla guarigione miracolosa della madre Eutichia presso la tomba di Sant’Agata.
Vendette tutti i suoi beni e ne destinò il ricavato ai poveri.
Denunciata come cristiana dal suo pretendente durante la persecuzione di
Diocleziano, fu sottoposta a supplizi e infine decapitata.
È considerata protettrice della vista per il suo nome Lucia.
È venerata sia dalla Chiesa cattolica che da quella bizantina.
Il suo corpo, trafugato in epoca antica dai Bizantini, è stato riportato dai veneziani a Venezia, nella chiesa di San
Geremia, dove è custodito.

O Santa Lucia
tu prega Gesù,
che splenda nel mondo
la luce di Dio.

È luce la fede.
È luce l’amore.
È luce la gioia,
che viene dal Cielo.

Qual prova di fede,
né pianti, né grida,
ma gli occhi darai
al freddo carnefice.

Crudele fu l’ordine.
Orrendo fu il gesto.
Di meno la spada
t’avrebbe trafitto.

Non sanno che luce
tu porti nell’anima.
Per questo diventano
più ciechi di prima.

Fiorente bellezza
e giovane età
consegni a Gesù,
tuo Sposo celeste.

Ti tende la mano;
ti cinge di luce.
E già t’incorona
di gloria Gesù.

Ti dona il suo bacio,
è premio al tuo sì.
Ti dona il suo gaudio
in segno d’amore.

Lusinghe e minacce
non odi ormai più.
T’avvolge l’osanna
dei cori celesti.

Diventa preghiera
il grande patire.
Si va già compiendo
il santo martirio.

La tua Siracusa
t’invoca e t’implora.
Ti rende la Chiesa
l’onore dei santi.

Tu luce di Dio,
risplendi nel mondo.
Accogli benigna
la nostra preghiera.

P.G.Alimonti Ofm Cap,
Collana “Vento Impetuoso”,
Volume V, pp 137-138-139