Santa Caterina (Vigri) da Bologna
Clarissa
– Bologna 8 settembre 1413 + 9 marzo 1463
.
Nasce da Benvenuta Mammolini e da Giovanni de’ Vigri, patrizio ferrarese, dottore in Legge e pubblico lettore a Padova, al servizio del marchese Niccolò III d’Este, signore di Ferrara.
A 11 anni, Caterina entra alla corte Estense come damigella di compagnia di Margherita d’Este.
Nel 1427 lascia la corte estense e si unisce a un gruppo di giovani di famiglie gentilizie, che facevano vita in comune, intenzionate inizialmente a seguire la spiritualità agostiniana.
Nel 1432 professa con le compagne la Regola di Santa Chiara, approvata da papa Innocenzo IV, e dà inizio alla vita claustrale francescana nel monastero del Corpus Domini di Bologna, di cui sarà badessa fino alla morte. Trasformava la penitenza in gioia, l’obbedienza in ascesi.
Compose testi di formazione e di devozione.
Sei damina d’onore
di Margherita d’Este.
Qui sono letterati,
scultori ed architetti.
In quest’ambiente d’arte
divieni tu pittrice,
scultrice, musicista,
e valida scrittrice.
Alternativamente
cucini e lavi i piatti.
Rammendi e stiri i panni,
con gioia e nel silenzio.
Un altro “Corpus Domini”
– nome del monastero –
devi fondare tu
dentro la tua Bologna.
Fra l’altre c’è tua madre,
anch’essa assai devota.
In cinquemila versi
descrivi la Passione.
La croce e il tabernacolo,
la Messa e la preghiera,
il canto della lode
intesse la giornata.
Geniale creatrice
di nuovi inni sacri.
Con vena musicale
fai belle liturgie.
La penitenza muti
in consolante offerta;
la pace e l’umiltà
in lieta convivenza.
Si parla di miracoli
che Dio concede a molti
per tua intercessione
e tante conversioni.
L’amore di Gesù
in estasi contempli
e t’arricchisce Dio
di spirito profetico.
Accorre gioventù
in cerca di virtù.
A tutte spieghi bene:
la santità è la meta.
Hai solo cinquant’anni
e l’Angelo già viene.
È l’ultimo tuo sì.
Tuttora sembri viva.
P. G. Alimonti OFM cap, Vento Impetuoso, vol III, pp 233-234-235