Poesie

San Sebastiano

San Sebastiano
Martire
– Milano c. 263 + Roma c. 304

Sebastiano rimase fedele a Cristo stimando nulla ogni onore civile e militare.
Cavaliere dell’imperatore Diocleziano, si valse della sua amicizia per recare soccorso ai cristiani incarcerati e condotti al supplizio.
Convertì soldati e prigionieri. Il governatore di Roma e suo figlio Tiburzio convertiti da lui affrontarono il martirio.
Fu radiato dall’esercito e ucciso durante la persecuzione di Diocleziano.
Il suo sepolcro si trova a Roma nelle catacombe che da lui presero il nome.

Soldato fedele
al grande impero.
Il nome di Roma
onori e difendi.

In tante battaglie
hai tratto la spada,
mostrando ai nemici
il sommo valore.

Sei alto ufficiale.
Tu gli ordini dài.
Ti stimano ed amano
i bravi soldati.

Ma essi non sanno
che tu sei cristiano!
È questo un reato
agli occhi di Roma.

Non temi il martirio.
È ferma la fede.
È grande l’amore,
che porti a Gesù.

Ascolti il Signore.
Sei sempre presente
ai santi misteri
e tutti t’ammirano.

Un altro decreto
emana l’impero:
– A morte i cristiani,
nemici di Roma! –

Tu fosti colpito
per essere ucciso,
e nella cloaca
poi vieni gettato.

Raccolto e guarito,
tu vai e rimproveri
chi dà un tal ordine.
Di nuovo arrestato!

– Oh! Subito a morte! –
Legato ad un palo,
trafitto da frecce,
tu muori pregando.

O San Sebastiano,
con pura coscienza
tu servi la patria
e servi il Signore.

Adesso che vivi
glorioso nel Cielo,
o San Sebastiano,
tu prega per noi.

P. G. Alimonti OFM cap, Vento Impetuoso, vol V pp 62-63-64