Poesie

San Giosafat Kuncewycz

San Giosafat Kuncewycz
Vescovo martire
– Wolodymyr in Volynia (Ucraina) 1580
+ Vitesbk (Bielorussia) 12 novembre 1623

San Giosafat è ricordato come il simbolo della Russia
ferita dalle lotte tra ortodossi e uniati.
Avent’anni entrò tra i monaci basiliani della Santissima Trinità e cambiò il nome di Giovanni in quello di Giosafat.
Dopo essere stato nominato abate, diventò arcivescovo di Polock.
Lavorò instancabilmente per l’unità della Chiesa greca e latina e durante il suo operato, nel 1623, fu ucciso a colpi di spada da un gruppo di ortodossi e gettato nel fiume Dvina.
San Giosafat è il patrono degli ecumenisti.

O Giosafat vescovo!
O Giosafat martire!
Combatti per la fede
e cerchi l’unità.

Sei pronto a dare il sangue
per ricucir gli strappi,
che nella Santa Chiesa
l’orgoglio ha causato.

S’assomma a questo il peso
del popolo ignorante
guidato da pastori,
che pensano a se stessi.

Oh! Quanto poco tempo
occorre per dividere!
Invece per riunire
non bastano i secoli.

Gli ortodossi accusano
di tradimento quelli
che cercan l’unità.
Il debole soccombe!

In terra di Polonia
rimangono protetti.
In territorio russo
sono perseguitati.

Gli uniati son le vittime.
Da Roma non difesi,
dagli ortodossi oppressi
oppur fagocitati.

Si volle ricucire
fra greci e latini:
i riti ortodossi
e l’obbedienza a Roma.

San Giosafat divenne
il grande difensore
dei fedeli uniati
e delle loro chiese.

Ha evangelizzato
la gente idolatra.
I fedeli ortodossi
esortò all’unità.

Il Vicario di Cristo
è supremo Pastore.
Ogni ramo diviso
è destinato a morire.

Un gruppo d’ortodossi
t’assale e t’uccide.
Potete uccider l’uomo,
ma non la veritĂ !

P. G. Alimonti OFM cap, Vento Impetuoso, vol VI, pp118-119-120