Poesie

San Dionigi e compagni martiri

Vescovo
+ sec. III
Inviato dal papa Fabiano ad evangelizzare la Gallia, con la sua predicazione convertì alla fede molti pagani.
Divenne primo vescovo di Parigi (allora Lutezia) e nominò presbiteri e diaconi per una missione evangelizzatrice ad ampio raggio.
Condannato dal prefetto della Gallia Sisinnio, fu decapitato a Montmartre insieme al presbitero Rustico e al diacono Eleuterio.
Sul luogo del martirio Santa Genoveffa fece edificare nel V secolo una prima chiesa.
Nel 639 il re Dagoberto sistemò le reliquie del Santo in una grande chiesa, che divenne il centro spirituale della monarchia francese.
Il papa San Fabiano
ti inviò nella Gallia,
perché impera lì
ancor l’idolatria.
Insieme a te lavora
il presbitero Rustico,
e in qualitĂ  di diacono,
il pio Eleuterio.
Voi stabiliste il centro
del vostro apostolato
nei pressi di Lutezia,
chiamata poi Parigi.
Il popolo vi ascolta
e molti si battezzano.
Con tanto entusiasmo
abbracciano la fede.
Sul fianco della Senna
risiede molta gente.
La vostra fama intanto
si spande un po’ dovunque.
Tu ordinasti alcuni
presbiteri e diaconi
per associare altri
alla vostra missione.
SarĂ  il vostro seme
il lievito prezioso
di quel futuro popolo,
ch’onorerà la Chiesa.
Si muoverà da lì
l’esercito dei Franchi,
che porterĂ  difesa
al popolo cristiano.
Per generoso esempio
fu terra “cristianissima”
e donerĂ  alla Chiesa
una schiera di Santi.
Ti condannò Sisinnio,
prefetto della Gallia,
al terribile supplizio
insieme ai due compagni.
Bruciando tra le fiamme
non vi colpì la morte.
Neppure la graticola
potette darvi fine.
Condotti a Montmartre,
foste decapitati.
E Santa Genoveffa
vi eresse lì la chiesa.
P. G. Alimonti OFM Cap,
Collana “Vento impetuoso”,
Volume V, pp 123-124-125