San Basilio Magno
Vescovo dottore della Chiesa
– Cesarea di Cappadocia (Kayseriy Turchia) 330 + 379
Basilio nacque da una famiglia cristiana.
Dopo un periodo di vita eremitica fu fatto vescovo della propria città.
Difese tenacemente la fede e la libertà della Chiesa lottando contro gli ariani.
Scrisse eccellenti opere nel campo ascetico e teologico, instaurò nuove forme di vita comunitaria e creò varie istituzioni caritative.
La sua memoria ricorre il 2 gennaio insieme all’amico Gregorio Nazianzeno.
I genitori Emmelia e Basilio,
sono gloriosi santi della Chiesa,
così tuo nonno martire di Cristo,
così la pia nonna tua Macrina.
E i tuoi fratelli Pietro e Gregorio;
il primo fu pastore di Sebaste
e l’altro, più famoso, fu a Nissa.
Fra tutti tu risulti il più glorioso.
Capitale del mondo culturale
t’incatenò Atene col sapere
poi finalmente Cristo ti piegò
e conoscesti il mondo dell’ascesi.
Sollecitato da tua sorella,
arrivi al giorno santo del battesimo.
Raggiungi poi l’Egitto e Palestina
e i monasteri di Mesopotamia.
Felici son quei santi penitenti!
La loro vita incide sulla tua.
Fai conoscenza delle loro regole
e di quell’esemplare disciplina.
Per cinque anni resti in solitudine.
Facesti attento studio d’ogni regola.
Ti rese questo il gran legislatore
di tutto il monachesimo d’Oriente.
A te guardò più tardi Benedetto
per orientare a Cristo l’Occidente.
Erede d’Eusebio a Cesarea
riorganizzi chiese e territorio.
Valente simpatizza per gli ariani
per questo ti sottrae delle diocesi;
la tua tenacia e l’alta tua saggezza
riesce a piegarlo verso la tua causa.
Correggi tanti abusi e negligenze.
Hai cura soprattutto d’istruire.
Emarginati, poveri e malati
assisti con la tua carità.
Per essi fondi molti ospedali.
Fai costruire tanti orfanotrofi
ed organizzi scuole nei villaggi.
Impressionante azione pastorale.
Ma ciò che l’occhio e il cuore ti consola
è lo splendore della liturgia.
Nel canto , nell’incenso e nella lode
deve godere il popolo di Dio.
Di fronte agli occhi dell’umanità
hai meritato il titolo di “Magno”.
È tanto più glorioso quel di “Santo”
con cui la Chiesa intera ti invoca.
P. G. Alimonti OFM Cap,
Collana “Vento Impetuoso”,
Volume II, pp. 82-83-84