Ringraziali da parte mia
Ero cappellano delle ferrovie. Col passare del tempo andavo maturando il proposito di accompagnare un pellegrinaggio di ferrovieri a San Giovanni Rotondo.
La mia assistenza copriva il tronco da Ancona a Pescara. Ne parlai a Padre Oddo, francescano, cappellano di Ancona. Condivise e incoraggiò l’idea, aggiungendo opportuni suggerimenti.
Insieme chiedemmo un incontro informativo con i vari capistazione titolari. Furono tutti d’accordo.
Il nome di Padre Pio metteva assieme anche i colori piĂą diversi della politica, che nel settore ribolle sempre ed ha radici lontane. Stilammo il programma. Lo feci stampare ed affiggere in tutte le stazioni ferroviarie interessate. Ne inviammo a titolo di informazione anche alla stazione di Foggia e di Bologna.
Mi dedicai ad un’azione capillare nei vari compartimenti e nei vari settori.
Si richiedeva opportunamente un contatto diretto con le singole persone. Scoprii una ricchezza di cordialitĂ e di fede inaspettata.
Molti si prestarono a collaborare. Decidemmo la stagione:primavera.
I capistazione stabilirono di riservare sei vagoni in cui raccogliere tutti i partecipanti da Ancona a San Severo.
Nella stazione di San Severo avremmo trasferito i pellegrini su una carovana di pullman. Tra ferrovieri e familiari eravamo seicento persone. Da San Severo fino a San Giovanni altro per pregare insieme con loro. A tutti spiegai l’efficacia della preghiera per ottenere ogni dono da Dio, sottolineandone l’importanza a vantaggio dei malati e di qualunque sofferenza.
Li assicurai che in quel modo avremmo dato sollievo anche a Padre Pio. Particolarmente pregammo il Signore che gli desse la forza di star bene e di poterci accogliere e benedire.
Ogni gruppo recitò cinque Pater, Ave e Gloria per le sue mistiche piaghe. Giunti a Santa Maria delle Grazie, i pellegrini scesero dai pullman e si raccolsero sul sagrato. Quando fummo tutti lì entrammo in chiesa.
Io corsi dal Padre al quale avevo dato la notizia di questo gruppo speciale di pellegrini. Lo trovai raccolto sul matroneo.
Egli si alzò e si affacciò per guardare quei fedeli. Quelli, appena ricevuta la sua benedizione, esplosero in un devoto e fervoroso applauso. Temetti un rimprovero dal Padre per questo. Non mi disse nulla. Anch’egli vide
in quel gesto spontaneo un umile segno di affetto e di gioia. A quel punto confidenzialmente gli chiesi: -Padre, come sta?- Mi rispose: -Figlio mio, fino a mezz’ora fa, mi sentivo molto male. Ora sto bene. Voi avete pregato per me. Ringraziali da parte mia-.
Al ritorno uno dei ferrovieri testimoniò, che appena messo piede in chiesa, scomparve improvvisamente il mal di denti che lo affliggeva da vari anni.
P.G. Alimonti OFM cap, I miei giorni con P. Pio, p 93