Preghiera audace
Sull’uomo peccatore
incombe il tuo giudizio.
O Dio, per amore
tu fammi uscir dal vizio.
Il tempo che m’hai dato
l’ho ucciso cl peccato.
Cancella con la croce
il mio timore atroce.
E’ la preghiera audace:
Tu dammi la tua pace
e riempi di speranza
il tempo che avanza.
Alla mia mente angusta
dà tu la luce giusta.
Al mio cuor meschino,
tu resta ognor vicino.
La triste illusione
mi spinse a confusione
e del godere terreno
io feci mio veleno.
Nel giovanil sentiero
errai col mio pensiero.
Gustai quel sapore,
che or mi dà dolore.
Perché così gradire
se doppio fa il morire?
Adesso mi dà pena
quella bevanda amena.
E’ sol da cieco bruto
il rifiutare aiuto
a chi con tutto il cuore
ti offre il suo amore.
Mi parve un fardello
la voce del fratello,
e il suo buon esempio
respinsi io da empio.
Io più di tutto piango
perché restai nel fango
e chiusi il mio cuore
al tuo divino amore.
Adesso sui ginocchi
mi perdo nei tuoi occhi
e chiedo a te il perdono
quale supremo dono.
Or vivo te amando.
Lo spirito espando,
come uccel che vola,
e in cielo ci consola.
P. G. Alimonti, “L’altro Consolatore”, L’amico di Lazzaro, pp 89-90