Povera ricchezza
O povera ricchezza
della caducità,
il ricco tu fai povero.
Crede di possedere,
ma dalla bramosia
egli è posseduto.
I giorni dell’affanno,
le sue notti insonni
son tempo d’illusione.
In parte ha consumato,
ma quello accumulato
non gli appartiene più.
Se anche la sua tomba
erige a monumento,
è bolla di sapone.
Dai posteri ammirato?
Dai più è biasimato
per quella vanità.
O ricca povertà,
dai beni distaccata,
tu dài al poverello.
Tu sei felice mensa
di chi ha fame e sete
e nulla da mangiare.
Tu puoi vestir l’ignudo
e riparar dal freddo,
chi nulla ha per coprirsi.
Tu puoi offrire un tetto
a chi ha per riparo
un pezzo di cartone.
Tu dài medicina e medico
al povero che muore
sui bordi della strada.
Tu sei carezza e bacio
per chi, reietto e solo,
invoca già la morte.
P. G. Alimonti OFM cap, “La via del sale”, La miniera, pp 23-24