Porta questa pianta al Padre
Era di pomeriggio. Appena arrivato sostai in preghiera nella penombra della chiesa di Santa Maria delle Grazie.
L’immagine della Madre di Gesù col Bambino lattante ispira tenerezza e confidenza. Ai piedi di que…ll’altare mi sentivo piccolo come il Bambino Gesù avvolto dall’amore della sua mamma. Guardarla, invocarla, abbandonarsi a Lei, infondeva conforto e sollievo.
Mi alzo e attraverso il presbiterio per salire dal Padre.
Vedo una signora, che mi tende una rigogliosa pianta di canfora, che emanava un delizioso profumo.
Mi prega di portarla a Padre Pio.
Valuto la situazione. Il dono è grazioso e fatto con semplicità e affetto verso il caro Padre.
Lo recherei su con immenso piacere, ma so che quell’innocente gesto può sembrare una indebita ingerenza. Per un episodio del genere m’ero preso tempo addietro un severo rimprovero.
La donna continuò a supplicarmi, ma ritenni di non poterla accontentare.
Dentro di me immaginavo l’amara delusione di quella poverina, mentre lei non poteva immaginare il dispiacere, che provavo io nel doverle dire di no. In cuor mio ho detto al Padre: perdonami se ho sbagliato. Sai quanto mi costa.
Purtroppo nell’ambiente giravano persone malvagie, che insospettatamente facevano il diabolico mestiere di delatori e menzogneri per colpire Padre Pio.
Il Padre era sereno e sempre pronto a prendere su di sé qualunque immeritata pena. Avrebbe voluto risparmiare fastidi ai suoi amati confratelli.
Forse anche a questo si riferiva quando, poco prima di morire, disse tra l’altro a Padre Pellegrino: “Chiedo perdono ai confratelli per i fastidi che ho dato”. Egli era sempre pronto a perdonare chi ribadiva i chiodi delle sue piaghe.
Si è autodefinito “Cireneo”.
Ha sempre pregato e offerto se stesso per la conversione e la salvezza dei peccatori vicini e lontani.
Turbato da tali pensieri raggiungo il Padre, che mi abbraccia. Saluto quelli che erano intorno a lui.
Mi siedo e rimango in silenzio a pregare come gli altri.
Dopo alcuni minuti Padre Pio con un cenno invita uno dei Padri ad avvicinarsi a lui. Questa volta era Padre Alessio.
Gli sussurra qualcosa.
Padre Alessio va nella cella del Padre e torna fuori con un ramoscello di canfora in mano.
Padre Pio gli fa cenno di consegnarlo a me.
Fui preso da commozione.
Bisbigliai un grazie. È storia che non si dimentica.
P.G. Alimonti OFM cap, I miei giorni con P. Pio, p 22