L’abbondanza, segno del tempo messianico
Nel vangelo di oggi è abbastanza facile vedere una immagine e una rivelazione della Chiesa: in essa si realizza la grande abbondanza di beni che era la caratteristica dei tempi messianici. Tale abbondanza di beni si ha nel convito che è segno di comunione di vita e di partecipazione ai beni di Dio. Così in pochi tratti Matteo presenta la Chiesa come comunità messianica escatologica. E la presenta nella sua vitalità e fecondità : tutta realizzata nella fraternità dei discepoli attorno a Cristo per il servizio della folla. E’ anche pieno di significato il fatto che nella narrazione della moltiplicazione dei pani l’evangelista usi tutto il vocabolario del racconto della cena eucaristica.
L’episodio di Cafarnao è visto nella luce dell’Ultima Cena, come anticipazione e promessa. La stessa raccolta dei frammenti avanzati in «dodici ceste», oltre che ad indicare l’abbondanza messianica, non può non avere un riferimento simbolico alla vita della Chiesa. Il banchetto di Cafarnao va oltre la sua risonanza storica di prodigio per una folla affamata: è il simbolo della comunità degli «ultimi tempi», che si asside a mensa con Cristo, ed insieme è segno della presenza permanente di Cristo per dare all’umanità di ogni tempo il vero pane di vita.
La Chiesa è il luogo, e l’Eucaristia è il momento privilegiato ove si scopre la potenza di Cristo e si attinge la capacità di ripetere il prodigio da lui compiuto.
Il segno di un pane di vita eterna
Gesù ha saziato gli uomini che avevano fame. Il regno di Dio, di cui Gesù proclama l’avvento, non è di questo mondo, ma è in rapporto diretto con esso. Non si può pensare che esso non si manifesti anche come una risposta effettiva a quel bisogno fondamentale dell’uomo, che è il bisogno di pane.
Ma la folla ha seguito Gesù per ascoltare il suo messaggio. Ora la Buona Novella che egli proclama non potrà mai ridursi a una sazietà corporale. L’essenziale è altro, e la moltiplicazione dei pani non è che il segno di un pane di vita che sazia per l’eternità . Ma il pane divino che sazia l’uomo lo rende capace di amare di più i suoi fratelli; suscita in lui un dinamismo umano che lo induce a procurare il pane a coloro che ne sono privi. Il miracolo della moltiplicazione dei pani è per il cristiano un segno e un appello.
Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.
Gli occhi di tutti a te sono rivolti in attesa
e tu dai loro il cibo a tempo opportuno.
Tu apri la tua mano
e sazi il desiderio di ogni vivente.