Omelia 28-7-16
Sangue di Gesù salvaci
Beata Maria Teresa di Gesù Bambino (Mieczyslawa Kowalska)
Vergine e martire
Il 13 giugno 1999, a Varsavia, durante il suo settimo viaggio apostolico in Polonia, Papa Giovanni Paolo II ha beatificato 108 martiri vittime della persecuzione nazista, dal 1939 al 1945, contro la Chiesa polacca. Tra loro ci sono una monaca clarissa cappuccina e cinque frati minori cappuccini.
Maria Teresa Kowalska nasce a Varsavia nel 1902. Il 23 gennaio 1923 entra tra le cappuccine di Przasnysz. Alla vestizione ricevette il nome di Maria Teresa del Bambin Gesù. Il 26 giugno del 1928 emise la sua professione perpetua.
II 2 aprile 1941, quando i tedeschi invasero la Polonia, anche il monastero di Przasnysz venne occupato con l’arresto delle 36 monache. Tutte furono trasportate nel campo di concentramento di Działdowo. Suor Maria Teresa disse: “Io non uscirò viva da qui, offro la mia vita per le sorelle affinché possano ritornare in monastero”.
Morì nella notte del 25 luglio 1941. Dio aveva accettato il suo sacrificio. Due settimane dopo la sua morte, il 7 agosto 1941, tutte le monache furono liberate dal campo di Działdowo e ritornarono alle loro famiglie di origine. Nel 1945 tutte fecero ritorno al loro monastero in Przasnysz.
PRIMA LETTURA (Ger 18,1-6)
Come l’argilla è nelle mani del vasaio, così voi siete nelle mie mani.
Dal libro del profeta Geremia
Questa parola fu rivolta dal Signore a Geremia. «Àlzati e scendi nella bottega del vasaio; là ti farò udire la mia parola».
Scesi nella bottega del vasaio, ed ecco, egli stava lavorando al tornio. Ora, se si guastava il vaso che stava modellando, come capita con la creta in mano al vasaio, egli riprovava di nuovo e ne faceva un altro, come ai suoi occhi pareva giusto.
Allora mi fu rivolta la parola del Signore in questi termini: «Forse non potrei agire con voi, casa d’Israele, come questo vasaio? Oracolo del Signore. Ecco, come l’argilla è nelle mani del vasaio, così voi siete nelle mie mani, casa d’Israele».
Parola di Dio.
SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 145)
Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe.
Loda il Signore, anima mia:
loderò il Signore finché ho vita,
canterò inni al mio Dio finché esisto.
Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe.
Non confidate nei potenti,
in un uomo che non può salvare.
Esala lo spirito e ritorna alla terra:
in quel giorno svaniscono tutti i suoi disegni.
Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe.
Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe:
la sua speranza è nel Signore suo Dio,
che ha fatto il cielo e la terra,
il mare e quanto contiene,
che rimane fedele per sempre.
Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe.
CANTO AL VANGELO (cf. At 16,14b)
Alleluia, alleluia.
Apri, Signore, il nostro cuore
e comprenderemo le parole del Figlio tuo.
Alleluia.
VANGELO (Mt 13,47-53)
Raccolgono i buoni nei canestri e buttano via i cattivi.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
«Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti.
Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
Terminate queste parabole, Gesù partì di là.
Parola del Signore.