Omelia 27-8-14
Spirito di Dio rendi il nostro cuore degno di amarti e di amarti come Tu desideri
SANTA MONICA
(331-387) La grandezza della santità di Agostino ha influito perché la sua festa fosse preceduta da quella della sua santa mamma. La vita di questa madre ci è nota soltanto attraverso le «Confessioni» del figlio, che ha su di lei pagine stupende. Cristiana dalla fede robusta e profondamente pia, riuscì con la dolcezza a convertire il marito pagano e irascibile, e con la forza delle preghiere e delle lacrime il figlio sensuale e intellettualmente sviato. Sedici anni attese e operò con pazienza perché Agostino, recatosi in Italia in cerca d’avventura, si ravvedesse. Andò a cercarlo a Roma e poi a Milano dove assistette al suo Battesimo. Non rivide più l’Africa perché morì a Ostia prima di imbarcarsi. Là, madre e figlio ebbero una profonda esperienza mistica. |
Cerchiamo di arrivare alla sapienza eterna Dalle «Confessioni» di sant’Agostino, vescovo (Lib. 9, 10-11; CSEL 33, 215-219) |
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura 2 Ts 3, 6-10. 16-18
Chi non vuol lavorare, neppure mangi.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo i Tessalonicési
Fratelli, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, vi raccomandiamo di tenervi lontani da ogni fratello che conduce una vita disordinata, non secondo l’insegnamento che vi è stato trasmesso da noi.
Sapete in che modo dovete prenderci a modello: noi infatti non siamo rimasti oziosi in mezzo a voi, né abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato duramente, notte e giorno, per non essere di peso ad alcuno di voi. Non che non ne avessimo diritto, ma per darci a voi come modello da imitare. E infatti quando eravamo presso di voi, vi abbiamo sempre dato questa regola: chi non vuole lavorare, neppure mangi.
Il Signore della pace vi dia la pace sempre e in ogni modo. Il Signore sia con tutti voi.
Il saluto è di mia mano, di Paolo. Questo è il segno autografo di ogni mia lettera; io scrivo così. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 127
Beato chi teme il Signore.
Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.
Ecco com’è benedetto
l’uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!
Canto al Vangelo 1 Gv 2,5
Alleluia, alleluia.
Chi osserva la parola di Gesù Cristo,
in lui l’amore di Dio è veramente perfetto.
Alleluia.
Vangelo Mt 23, 27-32
Siete figli di chi uccise i profeti.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Così anche voi: all’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e adornate i sepolcri dei giusti, e dite: “Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei profeti”. Così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti. Ebbene, voi colmate la misura dei vostri padri».