Omelia 23-7-14
Sangue di Gesù aiutaci ad amare e rispettare il nome di Dio
SANTA BRIGIDA DI SVEZIA Principessa svedese, fu sposa e madre esemplare di otto figli che educò ottimamente: la seconda figlia, Karin, è la notissima santa Caterina di Svezia. Brigida, terziaria francescana, consacrò la sua vedovanza alla Chiesa. Visitò in pellegrinaggio i principali luoghi sacri del tempo; fondò a Vadstena un ordine religioso e godette di rivelazioni soprannaturali raccolte in abbondanti scritti a edificazione dei fedeli. A Roma, dove visse 24 anni fino alla morte, lavorò per la riforma dei costumi e preparò il ritorno del papa da Avignone. |
Elevazione della mente a Cristo Salvatore (Oraz. 2; Revelationum S. Birgittae libri 2; Roma 1628, pp. 408-410) |
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Gal 2, 19-20
Non vivo più io, ma Cristo vive in me.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Fratelli, mediante la Legge io sono morto alla Legge, affinché io viva per Dio.
Sono stato crocifisso con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me.
E questa vita, che io vivo nel corpo, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me.
Salmo Responsoriale Salmo 33
Benedirò il Signore in ogni tempo.
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.
Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.
Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.
L’angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia.
Temete il Signore, suoi santi:
nulla manca a coloro che lo temono.
I leoni sono miseri e affamati,
ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene.
Canto al Vangelo Mt 15,9.5
Alleluia, alleluia.
Rimanete nel mio amore, dice il Signore,
chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto.
Alleluia.
Vangelo Gv 15,1-8
Chi rimane in me e io in lui porta molto frutto.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».