Omelia 23-10-17
Maria, Regina del Rosario prega per noi.
SAN GIOVANNI DA CAPESTRANO Nato a Capestrano (L’Aquila), sperimentò nell’infanzia i frutti dell’odio tra le famiglie: dodici membri del suo casato vennero uccisi in pochi anni. A Perugia, dove aveva studiato, divenne uno dei giudici più amati, ma finì in carcere nel corso di burrascose vicende politiche. Qui una visione lo « convertì » a seguire l’ideale di san Francesco. La sua attività apostolica è molteplice. Per quarant’anni si dedicò alla predicazione quasi giornaliera in cui otteneva successi strepitosi e conversioni specialmente fra la gioventù universitaria: dopo una sua predica, più di cento universitari divennero francescani a Lipsia, a Cracovia, a Vienna. Confessava moltissimo, pacificava le popolazioni, organizzava opere di carità soprattutto con ospedali. Fu consigliere di Papi e svolse intensa opera apostolica in Italia, in Terrasanta, Paesi Bassi, Austria, Germania, Polonia, Ungheria, Moravia, tanto da essere giustamente chiamato « l’apostolo dell’Europa ». La sua opera fu determinante nella difesa di Belgrado dai Turchi nel 1456. Fu uno dei maggiori riformatori della Chiesa nel secolo XV, e organizzò i «Minori Osservanti». La sua azione merita un più ampio riconoscimento nella storia. |
La vita dei buoni ecclesiastici illumina e rasserena
Dal trattato «Lo specchio dei chierici» di san Giovanni da Capestrano, sacerdote. |
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Rm 4, 20-25
È stato scritto anche per noi, ai quali deve essere accreditato: a noi che crediamo.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Fratelli, di fronte alla promessa di Dio, Abramo non esitò per incredulità, ma si rafforzò nella fede e diede gloria a Dio, pienamente convinto che quanto egli aveva promesso era anche capace di portarlo a compimento. Ecco perché gli fu accreditato come giustizia.
E non soltanto per lui è stato scritto che gli fu accreditato, ma anche per noi, ai quali deve essere accreditato: a noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesù nostro Signore, il quale è stato consegnato alla morte a causa delle nostre colpe ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione.
Salmo Responsoriale Lc 1,68-75
Benedetto il Signore, Dio d’Israele, perché ha visitato il suo popolo.
Ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo.
Salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza.
Del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
Canto al Vangelo Mt 5,3
Alleluia, alleluia.
Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Alleluia.
Vangelo Lc 12, 13-21
Quello che hai preparato, di chi sarà?
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?».
E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».
Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?”. Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».