Messa quotidiana

Omelia 2-12-16

Maria Vergine, Madre Immacolata, prega per noi.

BEATA MARIA ANGELA ASTORCH

Girolama Maria Agnese nasce a Barcellona il 1° settembre 1592, ultima di quattro figli, da don Cristoforo Astorch e donna Caterina. Orfana di madre a 10 mesi, fu affidata ad una nutrice e all’età di cinque anni a seguito della morte del padre venne affidata a dei parenti che la fecero studiare, imparò quindi a leggere e a scrivere e i lavori femminili. Era molto appassionata di libri, in particolari quelli in latino.
All’età di undici anni entrò in clausura dove ricevette il nome di Maria Angela. Erano già clarisse cappuccine insieme alla fondatrice Angela Serafina Prat, la sorella Isabella.
La maestra suor Vittoria era molto rigida e di modi poco affabili, vietò a Maria Angela di leggere i libri latini.
Dopo un’attesa cinque anni come aspirante, dovuta alla giovane età, venne ammessa al noviziato il 7 settembre 1608, dopo un anno fece la professione solenne.
Nel 1614 insieme ad altre cinque suore fu inviata a Saragozza per fondare un nuovo convento, Maria Angela ebbe l’incarico di maestre delle novizie.
Nel 1627 divenne badessa, proprio in questo periodo papa Urbano VIII approvò le costituzioni delle cappuccine spagnole. Anche se badessa era sempre pronta a fare qualsiasi lavoro, non si risparmiava e si vedeva spesso in cucina, in lavanderia, nell’orto e ad assistere le ammalate in infermeria. Rimase sempre responsabile delle cerimonie. Le elemosine del monastero erano sempre divise con i poveri ed in occasione dell’arrivo in città dei profughi della Catalogna distribuì loro i vestiti delle novizie.
Il suo desiderio di propagare l’ordine la portò nel 1645 a lasciare Saragozza per intraprendere insieme ad cinque sorelle, la nuova avventura di fondare un altro monastero, questa volta a Murcia.
In questo nuovo monastero Maria Angela riuscì ad introdurre la pratica della eucaristia quotidiana per le monache.
Non mancarono ovviamente i momenti di sconforto, in particolare durante la peste, nel 1648, anche se le suore furono preservate, e durante le periodiche inondazioni che il fiume Segura provocò a Murcia. Le suore durante l’evento del 1651 dovettero abbandonare il monastero per circa un anno, in attesa dei restauri dimorarono in una residenza estiva dei padri gesuiti.
Rimase badessa fino al compimento del settantesimo anno di età, quindi essendo inabile ai lavori poté dedicarsi esclusivamente alla vita contemplativa.
Il 2 dicembre 1665 a 75 anni cantando il Pange lingua terminava il suo viaggio terreno.
Il suo corpo incorrotto, profanato durante la guerra civile spagnola, è conservato nel monastero di Murcia.
Giovanni Paolo II ha dichiarato Maria Angela Astorch beata il 23 maggio 1982.

LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura Is 29, 17-24
In quel giorno gli occhi dei ciechi vedranno.

Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore Dio:
«Certo, ancora un po’
e il Libano si cambierà in un frutteto
e il frutteto sarà considerato una selva.
Udranno in quel giorno i sordi le parole del libro;
liberati dall’oscurità e dalle tenebre,
gli occhi dei ciechi vedranno.
Gli umili si rallegreranno di nuovo nel Signore,
i più poveri gioiranno nel Santo d’Israele.
Perché il tiranno non sarà più, sparirà l’arrogante,
saranno eliminati quanti tramano iniquità,
quanti con la parola rendono colpevoli gli altri,
quanti alla porta tendono tranelli al giudice
e rovinano il giusto per un nulla.
Pertanto, dice alla casa di Giacobbe il Signore,
che riscattò Abramo:
“D’ora in poi Giacobbe non dovrà più arrossire,
il suo viso non impallidirà più,
poiché vedendo i suoi figli l’opera delle mie mani tra loro,
santificheranno il mio nome,
santificheranno il Santo di Giacobbe
e temeranno il Dio d’Israele.
Gli spiriti traviati apprenderanno la sapienza,
quelli che mormorano impareranno la lezione”».

Salmo Responsoriale Dal Salmo 26
Il Signore è la mia luce e mia salvezza.

Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?

Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.

Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Il Signore viene, andiamogli incontro:
egli è la luce del mondo.
Alleluia.

Vangelo Mt 9,27-31
Gesù guarisce due ciechi che credono in lui.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!».
Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!».
Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi.
Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.