La figura di Cristo oggi continua a sedurre molti, specialmente i giovani, attratti dalla sua carica di umanitĂ , dal suo amore ai poveri, dalla sua coerenza, dalle sue prese di posizione… Ma c’è il rischio di accostare il Cristo solo in prospettiva umana, rifiutando la sua divinitĂ o non prendendola in attenta considerazione.
Una comunità che continua la missione di Cristo …
Condizione essenziale per continuare la missione di Cristo è crescere compatti attorno a lui come pietre vive (seconda lettura); è «compiere le sue opere» (vangelo). Di ciò abbiamo una conferma nella vita e nella catechesi della comunità primitiva, quali vengono presentate nella prima e seconda lettura. Sullo sfondo della elezione dei sette «diaconi» si profila una situazione di contrasto fra cristiani appartenenti a due gruppi diversi per mentalità , lingua, tradizioni, cultura; si avverte la presenza di forze e tendenze diverse che già si delineavano in seno alla Chiesa delle origini. La soluzione di queste tensioni viene cercata in una linea di equilibrio e di riorganizzazione della Chiesa, per un più efficace servizio dei fratelli: la comunità , mentre cresce per il moltiplicarsi del «numero dei discepoli», incomincia anche, sotto la guida dello Spirito, a differenziarsi in ministeri diversi. Tutti sono pietre vive impiegate per la costruzione del medesimo edificio spirituale.
… realizzando il proprio sacerdozio Celebrando il memoriale della morte e risurrezione dei Signore, l’assemblea si realizza sempre più come edificio spirituale, saldo e compatto, costruito con pietre vive attorno a Cristo, pietra angolare. Ed egli è presente in mezzo ai suoi come via, verità e vita: via che conduce al Padre unendoci al suo sacrificio offerto per amore del Padre e dei fratelli; verità  che si fa conoscere e penetra sempre più profondamente nei nostri cuori attraverso la parola proclamata e ascoltata nella fede; vita donata nella partecipazione alla mensa eucaristica. Celebrare l’Eucaristia diventa allora entrare davvero — per Cristo, con Cristo e in Cristo — nella comunione di vita con il Padre; essere nel Padre come Gesù (cf vangelo).
Compatta in questa comunione, l’assemblea liturgica si presenta al tempo stesso come una comunitĂ articolata e strutturata in varietĂ di funzioni e ministeri: non soltanto il servizio della presidenza, ma anche il servizio dei lettori, dei commentatori e dei ministranti, il servizio dell’accoglienza e della caritĂ , il servizio dei cantori.., sono tutti veri ministeri liturgici a servizio di una piena e attiva partecipazione di tutto il popolo di Dio al mistero di Cristo. Infatti «le azioni liturgiche non sono azioni private, ma celebrazioni della Chiesa che è “sacramento di unitĂ ”…; i singoli membri poi vi sono interessati in diverso modo, secondo la diversitĂ degli stati, degli uffici e dell’attuale partecipazione» (SC 26), Con piena veritĂ dunque, tutta l’assemblea e ciascuno all’interno di essa, può associarsi alla preghiera di chi presiede: «Ti offriamo… ti rendiamo grazie per averci ammessi alle tua presenza a compiere il servizio sacerdotale» (Preghiera eucaristica II).