Omelia 13-9-14
Maria, Madre Addolorata prega per noi
SAN GIOVANNI CRISOSTOMO La madre, santa Antusa, rimasta vedova a 20 anni, l’educò mirabilmente. Giovanni condusse dapprima vita ascetica in casa, mentre approfondiva la sua cultura, poi fu anacoreta per vari anni sulle montagne, ma la malferma salute lo fece tornare ad Antiochia. Fatto sacerdote a 32 anni, fu il braccio destro del vescovo san Flaviano e si rivelò un oratore formidabile, specialmente quando Antiochia temette una tremenda repressione imperiale per una ribellione nel 387. In quel tempo aveva detto: « Basta un uomo pieno di zelo per trasformare un popolo »: fu il suo programma. Scelto insospettatamente come patriarca di Costantinopoli, mise tutto se stesso a servizio del suo popolo e della Chiesa. Semplice, modesto, gioviale, ma forte contro il vizio, il lusso, la sfrenatezza. Egli dava tutto ai poveri, agli ospedali. Non risparmiò le sregolatezze della corte imperiale, attirandosi una opposizione feroce. Fu calunniato ed esiliato; richiamato per una sollevazione del popolo che lo amava, fu poi nuovamente mandato in più lontano e duro esilio; morì sfinito, a Comaná sul Mar Nero, il 14 settembre, mentre lo deportavano in un luogo più aspro. Tardivamente, da un nuovo imperatore la sua salma venne portata a Costantinopoli, accolta in trionfo dal popolo. |
Per me il vivere è Cristo e il morire un guadagno
Dalle «Omelie» di san Giovanni Crisostomo, vescovo |
LITURGIA DELLA PAROLA
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Prima Lettura 1 Cor 10, 14-22
Noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all’unico pane.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
Miei cari, state lontani dall’idolatria. Parlo come a persone intelligenti. Giudicate voi stessi quello che dico: il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo? Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all’unico pane. Guardate l’Israele secondo la carne: quelli che mangiano le vittime sacrificali non sono forse in comunione con l’altare?
Che cosa dunque intendo dire? Che la carne sacrificata agli idoli vale qualcosa? O che un idolo vale qualcosa? No, ma dico che quei sacrifici sono offerti ai demòni e non a Dio.
Ora, io non voglio che voi entriate in comunione con i demòni; non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni. O vogliamo provocare la gelosia del Signore? Siamo forse piĂą forti di lui?Â
Salmo Responsoriale  Dal Salmo 115Â
A te, Signore, offrirò un sacrificio di ringraziamento.
Che cosa renderò al Signore
per tutti i benefici che mi ha fatto?
Alzerò il calice della salvezza
e invocherò il nome del Signore.
A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo.Â
Canto al Vangelo  Cf Gc 1,22Â
Alleluia, alleluia.
Se uno mi ama, osserverĂ la mia parola, dice il Signore,
e il Padre mio lo amerĂ e noi verremo a lui.
Alleluia.
Vangelo   Lc 6, 43-49
PerchĂ© mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico?Â
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, GesĂą disse ai suoi discepoli:
«Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo.
L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.
Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico?
Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene.
Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la distruzione di quella casa fu grande».