Omelia 12-7-16
Sangue di Gesù versato per noi rendici degni di te
SAN GIOVANNI JONES
Appartenente ad una buona famiglia gallese rimasta fedele alla religione cattolica, il Jones nacque a Clynag Fawr, nella contea di Carnarvon ed abbracciò ben presto la vita religiosa, entrando tra i Francescani del convento di Grecnwich, che dovette tuttavia lasciare nel 1559, allorché l’ordine di soppressione, emanato dalla regina Elisabetta. colpì il convento. Riparalo in Francia, il Jones passò ai Conventuali di Fontoise, dove ricevette la sacra ordinazione; ma da questo momento si perdono completamente le sue tracce, che si ritrovano oltre trent”anni più tardi a Roma, dove nel 1591, attratto da una maggiore perfezione di vira, chiese ed ottenne di essere accolto tra gli Osservanti del convento dell’Ara Coeli. Dopo un anno di soggiorno romano, egli fece istanza presso i suoi superiori perché gli permettessero di tornare in Inghilterra a svolgervi attività missionaria. Ottenuta la desiderata autorizzazione di rimpatriare, prima di lasciare Roma volle essere ricevuto in udienza dal papa Clemente VIII, al quale espose i morivi delia sua missione, implorando altresì l’apostolica benedizione, che il pontefice gli impartì volentieri accompagnandola con parole di elogio e d’incoraggiamento.
Giunto in Inghilterra, con molta probabilità verso la fine del 1592, si fermò dapprima per qualche tempo a Londra, ospite del gesuita p. Gerard, quindi allargò il campo del suo apostolato missionario, prodigandosi attivamente per il bene e la salvezza delle anime sino al 1596, allorché venne arrestato dal feroce persecutore RiccardoTopcliffc. Gettato in prigione, fu sottoposto alle più crudeli e spieiate torture nel tentativo di fargli rivelare i nomi dei suoi benefattori e dei suoi assistiti, ma sempre invano, perche non fu mai possibile fargli pronunciare una sola parola che avrebbe potuto compromettere l’incolumità di qualcuno, suscitando lo stupore e l’ammirazione degli stessi carnefici per la sua forza d’animo e la serena resistenza ai tormenti. Durante tutto il periodo della sua cattività, il ]ones potè continuare a prodigarsi per i cattolici che sempre più numerosi si recavano a visitarlo, riuscendo persino a ricondurre alla Chiesa il beato G. Righy, un laico che per un certo tempo si era conformato al protestantesimo e che per il suo pentimento sarà martirizzato nel 1600. Processato, infine, dopo due anni di detenzione il 3 lugl. 1598, e condannato a morte perche sacerdote, venne giustiziato il 12 seguente a St. Thomas Waterings (Souihwark).
Un’esatta e circostanziata relazione del suo martirio ci è stata conservata in una lettera del gesuita H. Garnet (1555-1606) al generale dell’Ordine Claudio Acquaviva, scritta tre giorni dopo l’esecuzione del Jones, il quale vi è sempre chiamato con il suo nome di religione Godfrey Maurice (pubblicata da Diego de Yepes, llisloria particular de la perse-cuciati de Ingldtcrra, Madrid 1599, pp. 710-13).
Il Chulloner ed altri autori posteriori confondono il martire francescano con il benedettino Robert Buckley, che fu rinchiuso nelle prigioni di Marshalsea(1582-15S4)edi Wisbach (1587), tratti in inganno dallo stesso nome di Buckley usato dal Jones insieme con gli altri due dì Herberd e di Freer. negli anni della sua attività missionaria, per sfuggire alle insidie dei persecutori.
Beatificato da Pio XI il 15 die. 1929 (cf. AAS, XXII [1930], p. 15, n. LXXIX), il martire viene commemoralo il 12 lug!.; le sue reliquie si venerano nel convento dei Conventuali di Pontoise.
LITURGIA DELLA PAROLA
Prima Lettura Is 7, 1-9
Se non crederete, non non resterete saldi.
Dal libro del profeta Isaìa
Nei giorni di Acaz, figlio di Iotam, figlio di Ozìa, re di Giuda, Resin, re di Aram, e Pekach, figlio di Romelìa, re d’Israele, salirono contro Gerusalemme per muoverle guerra, ma non riuscirono a espugnarla. Fu dunque annunciato alla casa di Davide: «Gli Aramei si sono accampati in Èfraim». Allora il suo cuore e il cuore del suo popolo si agitarono, come si agitano gli alberi della foresta per il vento.
Il Signore disse a Isaìa: «Va’ incontro ad Acaz, tu e tuo figlio Seariasùb, fino al termine del canale della piscina superiore, sulla strada del campo del lavandaio. Tu gli dirai: “Fa’ attenzione e sta’ tranquillo, non temere e il tuo cuore non si abbatta per quei due avanzi di tizzoni fumanti, per la collera di Resin, degli Aramei, e del figlio di Romelìa. Poiché gli Aramei, Èfraim e il figlio di Romelìa hanno tramato il male contro di te, dicendo: Saliamo contro Giuda, devastiamolo e occupiamolo, e vi metteremo come re il figlio di Tabeèl.
Così dice il Signore Dio: Ciò non avverrà e non sarà!
Perché capitale di Aram è Damasco
e capo di Damasco è Resin.
Capitale di Èfraim è Samarìa
e capo di Samarìa il figlio di Romelìa.
Ancora sessantacinque anni
ed Èfraim cesserà di essere un popolo.
Ma se non crederete, non resterete saldi”».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 47
Dio ha fondato la sua città per sempre.
Grande è il Signore e degno di ogni lode
nella città del nostro Dio.
La tua santa montagna, altura stupenda,
è la gioia di tutta la terra.
Il monte Sion, vera dimora divina,
è la capitale del grande re.
Dio nei suoi palazzi
un baluardo si è dimostrato.
Ecco, i re si erano alleati,
avanzavano insieme.
Essi hanno visto:
atterriti, presi dal panico, sono fuggiti.
Là uno sgomento li ha colti,
doglie come di partoriente,
simile al vento orientale,
che squarcia le navi di Tarsis.
Canto al Vangelo Sal 94
Alleluia, alleluia.
Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.
Alleluia.
Vangelo Mt 11, 20-24
Nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne e la terra di Sòdoma saranno trattate meno duramente di voi.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite:
«Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.
E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!».