Poesie

O Mamma, non tacere

Santissima Maria,

va verso l’agonia

il Figlio adorato

dai chiodi trapassato.

 

Si sta compiendo adesso

ciò che al Padre ha promesso:

“In croce morirò

e il cielo riaprirò”.

 

Tremenda profezia

predisse a te, Maria:

“la spada del dolore

ti passerà il cuore”.

 

Ma tu non resti sola,

ti dà la sua parola:

Giovanni, il prediletto,

ti stringerà al petto.

 

Tutta l’umanità

“Madre” ti chiamerà

e fino al suo ritorno

noi ti saremo intorno.

 

Intanto sul Calvario

tu paghi il salario.

Tu, Cuore immacolato,

dal fango ci hai lavato.

 

Con l’anima trafitta

davanti a Lui, diritta,

col cuore già disciolto

contempli il suo volto.

 

Tu con le mani al petto

il Figlio benedetto

vorresti abbracciare

e almeno consolare.

 

È di dolore sazio

quel corpo nello strazio.

L’amato tuo Gesù

ormai non vive più.

 

Tutto se stesso ha dato.

Quel capo reclinato

e spento sul suo petto

l’estremo sì ha detto.

 

Maria, asciuga tu

il volto di Gesù.

Tu prendi sul tuo cuore

il nostro Salvatore.

 

O Mamma, non tacere,

tu digli per piacere

– in mezzo al mar del pianto –

che noi l’amiamo tanto.

 

P.G.Alimonti Ofm Cap, “Madre del dolore”,

pp 259-260