Non uccidere
Fra i delitti di sangue, quello della madre che uccide
il figlio che porta nel seno, è il più terribile.
Ci sono milioni di aborti ogni anno nel mondo.
È un dato statistico che non scandalizza più.
I protagonisti di quel delitto sono la madre, custode
naturale della vita, e il medico, che per professione, tutela
la salute umana.
Oggi i medici in Italia si dividono a questo proposito
in due categorie: abortisti e antiabortisti.
Appartenere alla prima categoria, quella degli assassini
senza scrupoli, non solo non si incorre in nessuna sanzione,
ma c’è anche la prospettiva di un guadagno.
Il governo non punisce nessuno dei due.
L’aborto in Italia è passato per un referendum, come
il divorzio, quindi non è più reato.
Per i libertini questo è il paese della cuccagna.
L’aborto è diventato il delitto senza vergogna.
Il feto nel seno materno, segno e frutto dell’amore
tra l’uomo e la donna, non ha difesa e non ha tribunale.
Di lui decide il volere e il cuore della propria madre,
che uccide senza ostacoli e senza pietà.
Quei feti a volte sono gli scampati ai metodi anticoncezionali.
O concepiti per sbaglio.
Diventato un soggetto ingombrante, viene gettato
via.
Questo delitto un tempo si poteva considerare vizio
dei ricchi per non frazionare la grande eredità.
Oggi non c’è più distinzione di classe, e né ignoranza,
né povertà può giustificarlo.
Ogni delitto contro la natura e contro la legge di Dio
si paga.
Un giorno accennammo a questo argomento parlando
con Padre Pio. Chiedemmo a lui una risposta.
Con le lacrime agli occhi disse: “È un fiume di sangue
innocente, che grida vendetta al cospetto di Dio.
Dio sarebbe pronto a concedere la pace su tutta la
terra se almeno un giorno non si commettesse questo orribile
delitto”.
Il fenomeno attuale di emigrazione di massa verso
l’Occidente sta mettendo in evidenza che le madri dall’Oriente
vengono a partorire i loro figli in Occidente.
Così provvidenzialmente vengono a riempire le culle
vuote dell’Occidente opulento e spietato.
Simultaneamente, per una strana coincidenza, l’economia
dei popoli occidentali comincia a scricchiolare e il
terrorismo sta riempiendo di sangue e di paura l’Occidente.
È la più tremenda sfida contro Dio.
C’è chi nell’aria avverte odore di epidemie e di calamità
mai viste prima.
Il comandamento “Non uccidere” ci ricorda che la
vita è di Dio.
P. G. Alimonti OFM cap, Raggi di sole, Vol. 1, pp 31111-112