Mi manda don Orione
Questa testimonianza la raccogliamo direttamente da Don Luigi Orione.
Si trovava in Vaticano.
Aveva da poco terminata la celebrazione della Messa nella Cappella degli Svizzeri e stava facendo il ringraziamento.
Arriva un operaio che gli dice: “Don Orione, ho un braccio paralizzato; ho moglie e cinque bambini. Se non lavoro, è la fame.
I medici mi hanno detto che non possono fare nulla.
Per amore della Madonna, guaritemi voi”.
Don Orione gli ha risposto: “Sono addolorato, amico mio, ma io i miracoli non li faccio”.
L’operaio insiste: “Guaritemi!”.
Don Orione riflette un attimo e poi gli dice: “Io conosco un frate santo che ti può guarire, ma è molto lontano da qui”.
L’operaio ribatte: “Ditemi dov’è e ci vado e se permettete ci vado a nome vostro”.
“Va bene, vai a nome mio”.
La settimana seguente Don Orione si vede arrivare
quell’operaio col volto radioso: “Don Luigi, sono andato e quando ha sentito che mi avete mandato voi, ha detto: “Bene, se è Don Orione che vi manda!”.
Ha fatto un segno di croce sul braccio ed ecco il mio braccio è guarito!”.
I Santi si scambiano favori!
P. G. Alimonti OFM cap, Raggi di sole, Vol. 1, pp 145-146