L’Impossibile
Il bravo Zaccaria
ha più di novant’anni,
di poco Elisabetta
è inferior di età .
Il fatto non sussiste,
direbbe un bravo giudice.
Umanamente resta
la cosa impossibile.
Ma quando parla l’Angelo
c’è poco da discutere:
il prodigio avverrĂ
e se non credi, paghi.
Il vecchio sacerdote
non parlerĂ fin quando
conoscerĂ la luce
il grande Precursore.
Su cera scrive il nome,
che Elisabetta ha detto.
Il figlio del miracolo,
miracoli farĂ .
La madre di Sansone
pur meritò la grazia,
che tra preghiera e pianto,
in umiltĂ richiese.
La vecchia Sara stanca
di sopportare l’onta
della sua serva Agar,
ottiene d’esser madre.
La Vergine di Nazareth,
che vive sconosciuta,
diventa Theotokos,
restando sempre Vergine.
Che un Dio si rivesta
della natura umana
e venga in mezzo a noi
è il colmo dei misteri.
E compirĂ prodigi,
ridando vista ai ciechi,
risuscitando i morti,
placando le tempeste.
Predice il futuro,
e sfata le menzogne,
l’ipocrisia rimprovera,
promette il Paradiso.
Il sommo impossibile
lo compie risorgendo.
Così dimostra Dio,
ch’è tutto a Lui possibile.
P. G. Alimonti OFM cap, “L’altro consolatore”, La rivoluzione, pp 147-148