Le pietre
Il dotto è colui che sa. Il santo è colui che fa. In ultima analisi è questo che sa più di quello.
Quanto più Francesco umiliò se stesso davanti a Dio e davanti agli uomini, tanto più Dio lo esaltò.
Il Vangelo non si smentisce. Ora abbiamo bisogno che la sua spalla sostenga, come allora, la
chiesa di Pietro. La tua santità è, Francesco, sostegno contro le umane incertezze e debolezze.
Dalle Fonti Francescane
Come finiva le lodi, si dava da fare per ottenere le pietre necessarie al restauro della chiesa.
Diceva: “Chi mi dà una pietra, avrà una ricompensa; chi due pietre, due ricompense; chi tre,
altrettante ricompense!”.(Tre Comp. VII, 21 FF. 1420).
Le pietre
Perché, Francesco, tutte quelle pietre
cerchi, raduni e porti sulle spalle?
“La chiesa cade voglio ripararla”.
Chiesa di Pietro, non chiesa di pietre!
Ma so, che tu non sai, che sei sostegno.
Hai tu la sola forza dell’amore,
quella che dà il Signore a chi Lo cerca,
senza voler null’altro sulla terra.
Non lo sapesti, quando ti chiamò.
Non lo sapevi, quando ti spogliasti.
Non lo sapesti, quando predicavi.
Non lo sapevi, quando t’immolasti.
Non lo sapesti, dunque, tu giammai.
Non sa l’umor, salendo nella pianta,
che per radici e tronco e rami e foglie,
costituisce vita e nutrimento.
Non forza d’uomo basta a regger l’uomo,
né porta pesi d’altri chi è già peso.
Tu diventasti forza dei fratelli,
quando salisti nudo sulla Croce.
Quando restò Dio solo quale Tutto,
ogni fralezza umana ti fu peso.
Senza saper, la chiesa tu reggesti
sulle tue spalle piene di vigore.
Non visto, non sognato, ma invocato,
offri la spalla ad ogni nuovo Pietro.
Al vacillar di leggi e volontà,
vigore opponi tu di santità.
P. G. Alimonti OFM cap, Ritratto Francescano, vol. 1, pp 14