L’amore di Gesù
È unico.
È sorgente divina.
Si effonde e non si consuma.
Si spande e non si divide.
È misterioso
come Dio stesso.
È abbagliante
come il fulmine.
È pacato
come la voce del diletto.
Irrompe come la cascata.
È silenzioso
come il giorno del deserto.
È fragoroso
come l’onda dell’oceano.
È delizioso
come lo sguardo innamorato.
È severo come il volto del giudice.
È tenero
come la carezza del bambino.
È vigoroso
come il polso del gigante.
Avvolge e penetra.
Ferisce e impiaga.
Afferra e crocifigge.
Uccide e non mortifica.
Promette ed è fedele.
Esige e sovrabbonda.
È accessibile e inenarrabile.
È sottile e inebriante.
È costante e instancabile.
Brucia come il fuoco
e blandisce come la brezza.
È prorompente ed immutabile.
È sempre.
Ogni giorno lo puoi chiamare
con un nome diverso.
È chiaro e indefinibile.
È immortale con i mortali.
La sua nostalgia
è struggente.
La sua mancanza
è spaventosa più della morte.
Dell’amore di Gesù
io non so niente.
P.G.Alimonti OFM cap,
“L’altro Consolatore”,”Città assediata”,
pp.133-134