La Madonna della Libera
Padre Mariano Palladino di Santa Croce è stato uno dei religiosi della Provincia di Sant’Angelo e Padre Pio
con cui ho avuto più rapporti di familiarità.
Voleva un gran bene a Padre Pio e questo ci legava maggiormente nell’affetto e nella confidenza.
È venuto a trovarmi anche a Pescara.
Tra l’altro mi raccontava che nel periodo in cui il Padre stava tanto male ed era costretto a rimanere a letto,
sollevando la testa, poteva guardare l’immagine della Madonna della Libera posta ai suoi piedi; per questo ci lasciavano una lucetta accesa anche durante la notte.
Il Padre gradì molto questo gesto di affetto.
La devozione alla Madonna della Libera Padre Pio l’ha coltivata, come tutti i suoi paesani, da quando era
bambino.
Le radici di questa devozione risalgono ad un evento storico.
Nel 663 il vescovo di Benevento, San Barbato, vedendo la città assediata dai nemici, indisse una crociata di
preghiere alla Madonna.
I beneventani furono prodigiosamente liberati e per tutto il territorio sorsero chiese, cappelle e edicole votive
in onore della Madonna col titolo della “Libera”.
Pietrelcina scelse questo titolo della Madonna in seguito ad un voto fatto da tutti i cittadini, per essere stati
risparmiati da una epidemia, che causò tanti morti nei paesi vicini.
Padre Mariano sapendo quanto io desideravo restare accanto a Padre Pio, spesso mi cedeva il turno di assistenza al Padre.
Gliene sarò eternamente grato.
P.G. Alimonti, OFM Cap, “Raggi di sole”, Vol. 1, pp 187-188