La bella giovinezza
O bella giovinezza,
nel giorno e nella sera
sei piena d’allegrezza,
come la primavera.
Ti pare un’invenzione
ogni pensiero in fiore,
ti pare ogni azione
il gesto dell’amore.
Sempre il sorriso dài
ed altrettanto aspetti;
sei generoso assai
e, in tutto, il cuore metti.
E se lavori tanto,
ti pare sempre poco,
lo compi senza vanto:
lo stimi quasi un gioco.
Chiunque a te insegna
le mete più severe,
s’adopera e s’ingegna
in tutte le maniere.
La volontà tenace,
il lungo esercizio,
ti rende più capace
d’allontanare il vizio.
È questa la vittoria,
che rende belli gli anni;
allieta la memoria,
tien lungi gli affanni.
Nell’autunno bruno
e nell’inverno bianco,
non hai rimorso alcuno
e non ti senti stanco.
Non ci sarà rimpianto
del tempo ch’è andato,
benedirai soltanto
per l’altro che ti è dato.
Se il tempo dell’aurora
produce buoni frutti
sei grato a quello ancora
e te li godi tutti.
Non perdere il coraggio
se ci saranno spine;
ricorda che il tuo viaggio
oltre il tempo ha confine.
Vicino a te restò
con tanta tenerezza,
chi a te regalò
la bella giovinezza.
P. G. Alimonti OFM cap, Bagno di umanità, inedita