Isola di Dio
Madonna Addolorata,
di te dovrò parlare
a questa folla orante.
O povera parola!
Ti nutrirò d’amore?
Ti vestirò di lacrime?
Non fermerò lo sguardo,
sul volto tuo, Maria,
che l’arte mi presenta.
Anch’io ho bisogno
di rimirar l’immagine,
ma questo non mi basta.
Tu, isola di Dio,
sei donna tutta pura,
sei Madre di bontà.
Scolpito nella morte
vediamo il tuo Gesù.
Tu vivo dallo a noi.
La grazia del Battesimo
ci ha liberato l’anima.
Per noi si è fatto Pane.
Tu, digli, o Madre nostra,
di Lui abbiamo fame.
Per Lui noi siamo qui.
Diciamo ch’è di ieri
il lutto che indossate.
Adesso vi amiamo.
Io spero che Gesù,
accetti il nostro pianto,
qual vero pentimento.
Con ferma volontà
noi fedeltà giuriamo
di fronte a questi segni.
Perciò, Madonna mia,
non sono le parole,
ma è il nostro cuor che prega.
P. G. Alimonti, Tra fine e confine, collana “Il tempo della luce”, pp. 31-2