Poesie

Gesù presentato al Tempio

Dal Vangelo di Luca
«Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al
Signore – come è scritto nella legge del Signore: Ogni
maschio primogenito sarà sacro al Signore – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani
colombi, come prescrive la legge del Signore.».
(2, 22-24)
 
 
Non giunge un simulacro
in questo luogo sacro;
è il Cristo che qui viene
e tutto gli appartiene.
 
Noi siam per suo volere
e tutto è in suo potere.
Ma ora s’è umiliato
e in mezzo a noi è nato.
 
L’eterna sua parola
sarà la nostra scuola.
Lui frusta i mercanti
e fa entrare i santi.
 
Con la sua vita e morte
muta l’umana sorte;
ed una volta ucciso
spalanca il Paradiso.
 
Per questo, Simeone,
tu pianti un magone,
nel cuore di Maria,
la sua Madre pia.
 
Il suo bimbo abbracci,
ma l’anima le agghiacci.
Già l’ombra della croce
la inchioda a pena atroce.
 
Ma tu, Santa Maria,
ripeti: così sia.
Insieme a te Gesù
ci accoglierà lassù.
 
P. G. Alimonti OFM cap, Venti Raggi, pp 25-26