Fratello di tutti
Francesco, mio Santo,
l’Amor non amato,
cercavi nel pianto.
Al Cristo amato
dài consolazione
con l’esser piagato.
Le stimmate aperte,
di zelo e di pace
ti fanno solerte.
In gran povertà,
in lacrime e sangue
tu dài carità.
Il ricco e il potente
è pronto con te
a viver di niente.
Garante del pane
il Cristo inchiodato
per tutti rimane.
È pace e letizia
il frutto squisito
di questa giustizia.
Diventi tu segno,
sublime e tenace,
del vero suo regno.
Sei tu la sua voce.
Il mondo s’acquieti
ed ami la croce.
Che non sia vano
di Cristo il morire
pel genere umano.
Che cessino i lutti,
tu chiedi, Francesco,
fratello di tutti.
In Cristo che viene
tu augura al mondo
la pace ed il bene.
P. G. Alimonti OFM CAP, “L’altro Consolatore”, Città assediata, PP 165-166