Festa del Natale
O Madre del Signore
ti colma Dio d’amore,
tu partorisci il Figlio
e resti il puro giglio.
Sei Tu la benedetta,
sei Tu la prediletta.
Su te l’Onnipotente
posò lo sguardo ardente.
Per quell’amor fecondo
il Verbo entrò nel mondo.
Per quell’amor sponsale
è festa del Natale.
Il Bimbo concepito
è il Santo partorito;
è la divina prole
al mondo nuovo sole.
Tu dentro quel mistero
contempli il Dio vero.
Tu sfiori con carezza,
del mondo, la salvezza.
Gli angelici cori
invitano i pastori.
Dal ciel non portan doni,
ma adorano qui, proni.
Il Bimbo tuo, è quello
del Cielo il don più bello.
E’ qui il Paradiso
e illumina il tuo viso.
Esulta il tuo cuore,
esulta nell’amore.
E’ l’inno che tu canti
insieme a tutti i Santi.
E’ questa meraviglia,
la dolce tua famiglia.
Giuseppe a te vicino,
adora il tuo Bambino.
Lo stringe anch’egli al cuore
con gioia e con stupore.
Si sente tanto indegno
di custodir quel pegno.
Vicino gli sarà
finchè la vita avrà
e poi affida a te
tuo Figlio, suo re.
Insegnaci, Maria,
il canto e la via.
Sconfiggi tu l’inferno
e portaci all’Eterno.
P. G. Alimonti, “L’altro consolatore”, La rivoluzione, pp. 107-8