Con l’amore
Con l’amore
Signore, hai parlato
per mezzo dei Profeti.
All’uomo hai richiesto
l’impegno d’ascoltare.
Di quelli ti fidasti,
a questi l’affidasti.
Furon santi i messaggeri,
ma non così gli altri.
Non li hai abbandonati.
Al tempo stabilito
quella parola scritta,
divenne Incarnata.
Dal popolo eletto
uscì il gran Germoglio,
dal seno d’una Vergine,
secondo profezia.
Era lui il Messia,
ma fu scomunicato:
“Ricada il suo sangue
su noi e i nostri figli”.
Per loro fu “diaspora”.
Tuttora van raminghi,
dispersi in tutto il mondo,
fidando nell’attesa.
È Figlio tuo l’Agnello,
che volle sulla croce
versare il suo sangue
e indir la Pasqua eterna.
Adesso sulla terra,
da un confine all’altro,
in ogni lingua e patria
l’annunzio è proclamato.
La santa Chiesa è casa
per tutti i battezzati;
a tutti Egli è dato,
qual pane quotidiano.
Per sempre sarà Cristo
la pietra angolare,
che regge l’edificio
e dona pace al mondo.
Or quelli su cui cade
finiscono in frantumi;
così succede a quelli,
che voglion frantumarla.
Lo confermò a Pietro,
dicendo: “Ho vinto il mondo”.
Non vince con la spada,
ma solo con l’amore.
P. G. Alimonti OFM cap, “L’altro consolatore”, L’amico di Lazzaro, pp 151-152