Chi vede in me
Profeti e re bramarono
di viver questi giorni
e di veder Colui,
che adesso voi vedete.
Ad essi non fu dato,
ma già mi contemplarono
con desiderio e gaudio,
rendendo grazie a Dio.
Dal cielo vi compiangono,
perché avete gli occhi
e non avete fede.
Castigo è il vostro orgoglio.
La fede dà la luce,
dà cecità l’orgoglio;
la vostra colpa è questa,
e morirete in essa.
Peggiore della morte
è questo vostro buio,
perché più grande ancora
sarà nell’altra vita.
Non c’è oscurità
di questa più terribile.
Vi dà la vita Dio
per darvi poi la luce.
L’eternità è bella,
perché eterna luce;
e il cielo è beato,
perché eterna vita.
Se buio uguale morte,
la luce uguale vita.
La luce sono Io,
chi vede me ha luce.
Io venni in questo mondo
per dare luce a tutti,
ma chi rifiuta me
giammai vedrà la luce.
Se questa privazione
vi può sembrare nulla
vestiti della carne,
non poi ch’è nuda l’anima.
Se vedo tutti gli uomini
e te, Gesù, non vedo,
mi sento cieco e misero.
Gesù, fa’ ch’io veda.
Gesù, ti rendo grazie
e per l’eternità.
Infatti per tua grazia
ti vedo, Gesù mio.
P. G. Alimonti OFM cap, “L’altro consolatore”, La rivoluzione, pp 17-18