Poesie

Beato Contardo Ferrini

Laico – Terziario francescano
– Milano 5 aprile 1859 + Suna (No) 17 ottobre 1902

Nasce in una famiglia profondamente cattolica, che lo educa alla fede e alla preghiera.
Si laurea in Diritto Romano a Pavia, si specializza a Berlino. Insegna nelle più famose università italiane.
Tiene alta la sua fede in un’epoca dominata dalla massoneria.
Milita in varie associazioni cristiane, si prodiga per poveri e bisognosi.
Fu consigliere nel Comune di Milano.
Coltivò l’idea di una Università Cattolica in Italia. Non si sposò. Fu laico consacrato nel mondo e dedicò la sua vita agli studi e alla gloria di Dio, convertendo molti colleghi e studenti.
Morì di tifo a 43 anni.
Pio XII lo dichiara Beato nel 1947.

Caro Contardo, è oggi la tua festa.
La Chiesa di Milano e di Pavia
e quella di Messina e di Modena
solennemente fan di te memoria.

Hai fatto onore al campo della scienza;
hai dato grande impulso al Diritto.
Ancora oggi sono i tuoi scritti
prezioso archivio per ricercatori.

In coro i docenti, tuoi amici,
hanno testimoniato grande stima.
I tuoi alunni portano nel cuore
l’affascinante volto e la sapienza.

Nell’Università poi di Berlino
si parla ancora del grande Professore,
che coniugava bene la sua scienza
con la sua più squisita umanità.

La tua passione e l’alta competenza
si coglie nei tuoi testi di Diritto.
E fortemente emerge la tua fede
senza peccare di proselitismo.

Sei un fervente figlio della Chiesa
ed ami Cristo senza ipocrisia.
Sulla tua scia tanti tuoi colleghi
e molti tuoi alunni si convertono.

È questo il miracolo nascosto,
che viene dall’esempio della vita.
Oh! Quanto spesso più delle parole
sul cuore umano può un bel silenzio!

Nel mondo della scienza e della scuola
l’Italia del tuo tempo detta legge:
la più spietata lotta dei massoni.
Val l’etichetta d’anticlericale.

Ti fanno elogio proprio i più lontani.
Televisione e stampa ti commemorano.
Ti volle già Milano consigliere
e tu facesti a tutti del gran bene.

La “San Vincenzo” ebbe la tua spinta.
A Roma preparasti il terreno
all’Università del Sacro Cuore.
Te ne saremo immensamente grati.

Ma il più bel capitolo rimane
nascosto tra le pagine di Dio,
che sa con quanto amore tu pregavi

inginocchiato davanti al Tabernacolo.

Quell’acqua inquinata fu fatale!
Ti portò via dal mondo già maturo
per tutte le virtù, ma ti spezzò,
come arboscello ancora in piena vita.

P. G. Alimonti OFM Cap,
Collana “Vento impetuoso”,
Volume IV, pp 179-180-181