Poesie

Beato Benedetto da Urbino

Beato Benedetto da Urbino
Sac. francescano cappuccino
– Urbino 13 settembre 1560
+ Fossombrone (PU) 30 aprile 1625

Al secolo Marco Passionei è il settimo di undici figli della nobile famiglia di Domenico e Maddalena Cibo.
Conseguì a Padova la laurea in Diritto Civile ed Ecclesiastico.
Vinse la resistenza dei parenti, entrò tra i Cappuccini e fu ordinato sacerdote.
Fu compagno di San Lorenzo da Brindisi nella predicazione.
Conquistava i fedeli per lo spirito di preghiera.
Preferiva sempre i paesini nascosti e umili, ma dovette predicare anche in cittĂ  come Pesaro, Urbino e Genova.
Fu beatificato da papa Pio IX il 10 febbraio 1867.

Hussiti e luterani
t’avrebbero sbranato
per quanta bile susciti
nel cuore dei superbi.

Tra insidie notte e giorno
tu passi predicando
la veritĂ  di Cristo
nell’unità di fede.

Negli occhi tuoi c’è Dio;
nel cuore tuo l’amore.
Per te ritrova pace
il popolo smarrito.

Tu annunzi penitenza
e penitenza fai.
Distacchi il cuor dai beni
e povertĂ  tu vivi.

Tu, figlio di Francesco,
ricordi a ricchi e poveri
che vale conquistare
il Cielo, qual tesoro.

La caritĂ  proponi
che a tutti dĂ  perdono
nel nome del Signore,
che a tutti noi perdona.

Il popolo boemo
pian piano t’ammirò.
Gradì la tua presenza
e l’umiltà del cuore.

Tornato in Italia,
i superiori vogliono
che alquanto ti riposi.
Ma che cos’è il riposo?

Di giorno devi accogliere
le anime assetate.
Di notte tu disseti
il cuor nella preghiera.

L’infermità t’incalza.
I medici si sforzano
di fare ciò che possono
per trattenerti in vita.

Intanto il buon Signore
va consolando l’anima
coi suoi preziosi doni,
caparra giĂ  del premio.

La Vergine Maria
e il Padre San Francesco
saranno la tua scorta:
va’, Benedetto, in Cielo.

P. G. Alimonti OFM cap, Vento impetuoso, vol.4, pp 14-15-16