Aspersi dal suo sangue (1Pt 1,2)
Fra tutte le tragedie
a cui la terra assiste
è questa la più triste:
ucciso è l’Uomo-Dio.
Lui stesso profetò,
che era necessario.
Tra sindone e sudario
or va il sacro corpo.
Non fu un rituale.
Non l’acqua lo lavò,
ma il pianto che versò
la Madre Addolorata.
Non dice Lei parole.
Supremo è quel momento!
Straziante il suo lamento
più tenue di un respiro.
È scena di pietà.
Ora non batte più
il cuore di Gesù.
La lancia l’ha squarciato.
È sulle tue ginocchia
piegato e senza vita.
È l’anima uscita
dal tuo divino Figlio.
Lo stringevi da bambino.
Ne accarezzavi il viso
e come in paradiso
gli occhi rimiravi.
Ma ora sono chiusi
nel sonno della morte
per la orrenda sorte.
È il prezzo dell’amore.
A tanto ha detto sì
il Padre ch’è nei cieli.
Si strapperanno i veli,
appesi giù nel tempio.
Celata ai nostri occhi
or cade quella scritta
di pena eterna inflitta
a tutti i peccatori.
Maria, a tuo conforto
il sangue ch’è versato
dal tuo Figlio amato,
asperge tutti noi.
Soltanto per tre giorni
la tomba lo terrà
ma poi risorgerà;
ci porterà con sé.
P. G. Alimonti OFM cap, ” L’Altro consolatore”, La rivoluzione, pp 105-106