A morte!
Francesco nell’abbracciare e benedire i cinque frati in partenza per il Marocco, fa loro un augurio che risulta una profezia.
Ai generosi confessori non preme riportare la pelle a casa, ma convertire i figli di Maometto alla fede cristiana.
Il Sultano Miramolino li risparmia una prima volta, ma non una seconda.
Francesco ne rende grazie a Dio ed esclama:
«Ora posso dire di avere cinque veri frati minori!».
Note
Giordano, 7 FF. 2329
– Dei frati, poi, che passarono per la Spagna, cin que furono coronati del martirio
‘ Recatisi nel gennaio del 1220 in Marocco, vengono Inf si dai musulmani. Sono i primi martiri francescani.
A MORTE!
I loro nomi sono: Pietro, Accursio,
Berardo, Ottone, Adito. Alla notizia
dissi: «Son questi cinque veri frati».
Fu nel Marocco palma di vittoria.(1)
Partiti da Porziuncola felici
verso la Spagna presero la via.
Li benedissi e nell’abbraccio dissi:
«Vi faccia degni Cristo del martirio!».
La guida del drappello fu Berardo.
Giunti a Siviglia chiesero permesso d’entrare in territorio musulmano per convertir la gente del “profeta”.
Unito va, manipolo di forti,
per piazze e vie e intorno alle moschee.
«Lasciate Maometto, falso Cristo,
avrete tutti il regno della Vita!».
Quando capì, la folla d’infedeli,
a spinte, calci e pugni li percosse.
I cinque ancor più forte ripetevano:
«Per noi va bene. A Cristo voi crediate».
Miramolino lesse la sentenza:
«Riconsegnate vivi questi matti.
Nave cristiana a Ceuta prenderanno».
Ma quelli, sciolti, tornano in Marocco.
«Siamo tornati: è falso Maometto!
Per lui l’inferno v’apre le sue porte!».
“A morte! A morte!». Il rogo per tre giorni!
Poi fu la luce eterna di lassi.
P. G. Alimonti OFM Cap,
Collana “Ritratto francescano”,
Volume I, pp. 86-87