Poesie

Santa Veronica Giuliani

Clarissa cappuccina
– Mercatello (PU) 1660 + Città di Castello (Pg) 1727

Veronica Giuliani è una delle più grandi mistiche della storia.
La sua vita fu un susseguirsi di meraviglie.
Fin da bambina nutrì una grande devozione per la Passione di Nostro Signore.
A diciassette anni entrò nel monastero delle Cappuccine di Città di Castello (Perugia).
Passò la sua vita nella preghiera e nella contemplazione.
Per il suo amore al mistero della Croce ricevette il dono delle stimmate. Scrisse le sue esperienze mistiche in un voluminoso “Diario”.
Nei suoi scritti rivela che dopo aver ricevuto le stimmate, pianse molto e pregò il Signore di nasconderle agli occhi di tutti.
Il suo cuore fu esaminato dopo la morte e “miracolosamente” mostrava le immagini di una croce, di una corona di spine e di un calice, proprio come ella aveva detto.
Gregorio XVI la canonizzò il 26 maggio 1839.

Tu, piccola bimba,
minacci castigo
da parte di Dio
a quella, che vende
il latte ingannando.

Sovente veniva
a casa Gesù,
nascosto nell’ostia
per dare alla mamma
divino conforto.

Ignara del dono,
tu salti di gioia.
Profumo di Cielo
t’attira a Gesù.

Lo vuoi anche tu.
Il buon sacerdote
ti dice di no,
perché sei piccina.

A lungo protesti,
ma nulla da fare.
L’aspetti ogni giorno
sull’uscio di casa.

T’aggrappi alla veste
del pio ministro
gridando: – Lo voglio -.
Sorridono tutti.

Ti fanno carezze.
Ti dicono brava.
Nessuno capisce
perché non ti calmi.

È Lui che ti vuole.
È Lui che ti chiama.
È Lui che t’accende
e tutta ti brucia
d’amore divino.

Andando a giocare,
l’hai visto soletto
sul cuor della Mamma.
Hai chiesto che venga
e giochi con te.

È l’ora di compiere
le mistiche nozze.
Madrina e Maestra
la Vergine Santa
prepara la festa.

Davanti all’altare
scambiate gli anelli.
Sei candida sposa
del caro Gesù.

Felice per sempre.
Regalo più bello,
ti dona le stimmate.
Confitta alla croce,
adesso somigli
del tutto allo Sposo.

T’incise nel cuore
la grande passione
d’amore e dolore.
Vicina alla morte
riveli il segreto.

P. G. Alimonti OFM cap, Vento Impetuoso, vol IV, pp 71-72-73