Fìdati e affìdati
Padre Pio mi disse: – Fidati e affidati –.
Fidati di Dio e affidati a Dio.
È scritto nel testo sacro:
Dio guardò quello che aveva creato
e vide che tutto era buono.
C’era la vita, l’ordine, la bellezza.
Gesù è passato sulla terra
facendo del bene a tutti.
– Ha fatto tutto bene.
Ha fatto udire i sordi e parlare i muti – (cfr Mc 7, 37).
È questo il commento dell’evangelista
dopo la guarigione del sordomuto
nel territorio della decapoli.
– Benedetto l’uomo che confida nel Signore –,
dice il profeta Geremia.
– È come un albero
lungo il corso d’acqua,
verso la corrente stende le radici;
non teme quando viene il caldo,
le sue foglie rimangono verdi;
nell’anno della siccità non si dà pena,
non smette di produrre frutti – (cfr Ger 17, 6-8).
Dio ha posto i suoi figli
lungo il fiume della grazia,
della misericordia e della provvidenza.
Possono esercitare tutte le virtù,
vivere nella giovinezza dello spirito,
e produrre frutti per la vita eterna.
Ogni pecorella del gregge di Cristo
può esclamare felice:
– Il Signore è il mio pastore,
non manco di nulla – (Sl 22, 1).
Sulla sua parola gettiamo le reti;
sulla sua potenza
camminiamo senza affondare
anche in mezzo all’acqua burrascosa (cfr Mt 14, 30).
L’oggi e il domani,
la salute e l’infermità,
la penuria e l’abbondanza,
l’infanzia e la giovinezza,
la maturità e l’anzianità,
l’amicizia e l’avversione,
la lode e la denigrazione,
le gioie e le pene
affidiamo tutto e sempre a Dio.
Ricapitoliamo e rimettiamo
ogni cosa nelle sue mani
come ha fatto Gesù in croce:
– Nelle tue mani affido il mio spirito – (cfr Lc 23, 46).
Egli è supremo e infallibile garante.
P. G. Alimonti, I colori del vespro, vol. 2, p. 34-5